epa04820848 A general view shows a TV screen displaying Greek Prime Minister Alexis Tsipras announcing a bailout referendum on the Greek debt deal to take place on 05 July 2015, during a televised speech on the state TV ERT in Athens, Greece, 27 June 2015. Greek voters will decide in a referendum whether their government should accept an economic reform package put forth by Greece's creditors, Greek Prime Minister Alexis Tsipras announced. Tsipras says he had already informed President Prokopis Pavlopoulos and the largest opposition party, the conservative New Democracy party, of the plans. EPA/SIMELA PANTZARTZI

Grecia: Tsipras, elezioni solo alla fine del mandato governo

Saranno indette in Grecia nuove elezioni alla fine del mandato del governo nel 2019. Lo ha confermato il primo ministro greco Alexis Tsipras nel corso di un’intervista all’emittente radiofonica “Real Fm”, rispondendo in via indiretta alle richieste dell’opposizione di andare a elezioni anticipate. “Non sono particolarmente interessato alle previsioni ripetutamente sbagliate dell’opposizione riguardanti la data delle elezioni”, ha detto Tsipras aggiungendo di aver gia’ piu’ volte chiarito che le elezioni non avranno luogo nel 2018 ma nel 2019, “alla fine della scadenza del governo come sancito dalla Costituzione”, ha concluso Tsipras.

Ipotesi di elezioni anticipate erano emerse dalla stampa ellenica lo scorso mese, in riferimento a funzionari di alto livello del governo greco che avrebbero aumentato la loro pressione sul primo ministro Tsipras per chiedere un eventuale voto a marzo, in modo da non subire contraccolpi politici, evitando le insidie “economiche” della quarta revisione del programma di salvataggio. Le elezioni anticipate scavalcherebbero il proposito del governo di procedere con un rimpasto dell’esecutivo nel mese di gennaio: un proposito per rovesciare i “contraccolpi” possibili in ambito finanziario ed all’ultima problematica visita del presidente turco Recep Tayyip Erdogan in Grecia, che ha sollevato ampio dibattito sia in patria che fuori.

La pressione sul governo aumentera’ anche per l’intensificarsi della discussione in parlamento, nel mese di gennaio, della legge di riforma sindacale e le proiezioni di crescita nel 2017. Tsipras aveva annunciato un rimpasto ai primi di settembre rimandando la questione per non influenzare negativamente i negoziati con i creditori, dato che la priorita’ era il completamento della terza revisione. Ora che l’accordo tecnico e’ stato approvato dai creditori e poi dall’Eurogruppo, alcuni rappresentanti del governo avrebbero sottolineato la necessita’ di riprendere in mano la questione del rimpasto che potrebbe avvenire immediatamente dopo la riunione dell’Eurogruppo del prossimo 22 gennaio, che mettera’ al sicuro l’accordo con i creditori.

Secondo fonti governative, citate da “Kathimerini”, la portata del rimpasto potrebbe influenzare Tsipras nella scelta de tempi per le prossime elezioni. Se il rimpasto sara’ “leggero”, cio’ sara’ un chiaro segnale dell’intenzione dell’inquilino di Villa Maximos nell’andare verso la normale conclusione della legislatura, con elezioni da tenersi non prima della fine del 2018. In caso di un maggiore rimaneggiamento alla squadra di governo, ne potrebbe conseguire, a sorpresa, elezioni anticipate prima dell’estate. I prossimi mesi saranno determinanti rispetto all’uscita dal memorandum d’intesa dato che, come concordato con i creditori, il governo di Atene dovra’ attuare ancora 82 “azioni prioritarie” della revisione precedente da tradurre concretamente nel periodo compreso tra marzo e giugno 2018, oltre alle altre 110 stipulate nell’ambito della terza revisione appena approvata.

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