Green pass obbligatorio per tutti i lavoratori: via libera del Governo all’unanimità

Il consiglio dei ministri ha dato il via libera all’obbligo del green pass per tutti i lavoratori. Dal 15 ottobre sia i dipendenti pubblici che quelli privati dovranno essere muniti del certificato verde per accedere a lavoro. Dunque è stato ratificato quanto deciso dopo circa un’ora e mezza di Cabina di regia a Palazzo Chigi tra il premier Mario Draghi e le forze di maggioranza. Sarebbe stato stabilito anche il prezzo calmierato per i tamponi fino al 31 dicembre: gratuiti per chi non può fare il vaccino, al prezzo di 8 euro sotto i 18 anni, a 15 euro per tutti gli altri.

Il certificato verde sarà, inoltre, necessario anche per le cariche elettive, compresi i parlamentari di Camera e Senato e per tutti gli altri organi costituzionali.

Confermate infine le sanzioni sia per il pubblico che per il privato: per i lavoratori che dovessero risultare sprovvisti del certificato per 5 giorni, considerati come assenti ingiustificati, è prevista la sospensione dall’impiego e dunque anche dello stipendio. Chi aggira i controlli e viene trovato sul luogo di lavoro senza certificato potrebbe incorrere inoltre in multe dai 600 ai 1.500 euro.

Il certificato sarà obbligatorio anche per colf, baby sitter, Partite Iva e lavoratori che offrono i loro servizi occasionalmente, come idraulici ed elettricisti.  L’esperto Walter Ricciardi ha fatto il punto su cosa succederà in autunno con la riapertura delle scuole e la possibile estensione del Green pass. Secondo dati del Governo l’obbligo riguarderebbe in totale circa 18 milioni di persone: 13,9 milioni di lavoratori che hanno già il green pass, più i 4,1 milioni che ancora non lo ha.

Presenti all’incontro della Cabina di regia il presidente del Consiglio e i capodelegazione, il ministro della Cultura Dario Franceschini (Pd), il ministro della Salute Roberto Speranza (Leu), la ministra degli Affari Regionali Maria Stella Gelmini (Fi), il ministro per i Rapporti con il Parlamento Federico D’Incà (M5S), il ministro per lo Sviluppo Economico Giancarlo Giorgetti (Lega) e la responsabile delle Pari Opportunità Elena Bonetti. (Iv).

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