Ufficialmente iniziato il conto alla rovescia: da venerdì 6 agosto il Green pass sarà obbligatorio per una serie di attività mentre sono ore decisive sul fronte scuola, trasporti a lunga percorrenza e luoghi di lavoro.
Quella che si è aperta ieri è l’ennesima settimana cruciale per le scelte del Governo in vista dell’avvio dell’anno scolastico e delle riaperture di settembre. Intanto, il Premier Draghi ha incontrato i sindacati per affrontare il tema del green pass in fabbrica e nei luoghi di lavoro.
Il confronto arriva a poche ore dalle dichiarazioni del leader della Cgil, Maurizio Landini, che ha detto che non c’è nessun “no” pregiudiziale sull’utilizzo obbligatorio ma ha respinto l’ipotesi di sanzioni per chi decide di non vaccinarsi. “Sul vaccino c’è un accordo sulla sicurezza sanitaria sottoscritto dalle parti sociali e inserito in un decreto e qualsiasi tentativo di modificarlo necessita di una legge”, ha sottolineato il segretario Uil Pierpaolo Bombardieri al termine dell’incontro con Draghi. “Nulla in contrario sul principio all’estensione del Green pass ma non può diventare strumento da usare per licenziare e discriminare lavoratori e lavoratrici”, ribadisce Landini.
“Siamo disponibili ad aprire un confronto con le associazioni datoriali per migliorare i contenuti dell’accordo”, aggiunge Luigi Sbarra della Cisl.
Da venerdì, dunque, sarà obbligatorio esibire il certificato verde per spettacoli, cinema, centri termali, piscine, palestre e ristoranti al chiuso. Un cambio di passo che impone agli esercenti di intervenire per evitare di incorrere in multe o, addirittura, in chiusure. Nei prossimi giorni è in arrivo un provvedimento che prevede un prezzo calmierato dei tamponi, che potrebbe attestarsi sui 6-7 euro. “Io credo che se il Green Pass serve a sentirci più sicuri nei luoghi pubblici al chiuso, ben venga – ha detto il presidente dell’Anci, Antonio Decaro -. L’importante è continuare con la campagna di vaccinazione. Quando avremo raggiunto una percentuale molto più elevata ci sentiremo tutti più sicuri in tutti gli ambienti”.
Scuola
Sul tavolo del Governo, anche il dossier scuola. “La scuola è una priorità assoluta” per Draghi e nel governo, nelle ultime settimane, si auspica un avvio dell’anno in presenza. Un obiettivo che si confronta, ogni giorno, con i dati relativi al piano vaccinale. Così come annunciato dalla struttura commissariale, a partire dalla terza settimana di agosto, sarà disponibile un milione di dosi in più di Pfizer.