“Siamo tutti contenti, speriamo che Greta possa tornare a casa il più presto possibile e stare insieme alla sua famiglia”. Attendono il ritorno in paese di Greta Ramelli, la cooperante rapita in Siria e liberata ieri insieme all’amica Vanessa Marzullo, i cittadini di Gavirate, il piccolo centro affacciato sul lago di Varese dove vive la ragazza atterrata la scorsa notte all’aeroporto di Ciampino. Per ora non sono previsti festeggiamenti pubblici, ma in tanti hanno voluto manifestare la propria vicinanza alla famiglia. Stesso clima di felicità e di attesa tra i volontari del negozio del commercio equo e solidale ‘La bottega del mondo’, con cui collaborava Greta, che dopo il rapimento avevano esposto in vetrina una foto delle due ragazze. “Vorrei ringraziare la Farnesina e tutte le istituzioni che hanno lavorato per la loro liberazione”, scrive su Facebook Roberto Andervill, anche lui residente nel Varesotto, che insieme a Greta e Vanessa aveva fondato il progetto Assistenza sanitaria in Siria – Horryaty. “Ringrazio tutte le persone che ci sono state vicine – conclude – e che ci hanno sostenuto e difeso da attacchi ingiustificati e senza nessun senso. Ora ho il cuore colmo di gioia”.
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