Grillo contro Antitrust: ‘Chiudere i social? Nuova Inquisizione’

Beppe Grillo contro l’Antitrust, che il leader M5s accusa di voler realizzare un nuovo ‘Tribunale dell’inquisizione’ per il web: ‘Ma non ci fermeranno’, tuona in un post sul suo blog il leader del movimento. Grillo se la prende con un’intervista rilasciata da Pitruzzella al ‘Financial Times’, a metà strada  tra il delirio d’onnipotenza e l’ignoranza completa di come funzioni il web, dicendo che ‘la post-verità in politica è uno dei catalizzatori del populismo e una minaccia alle nostre democrazie’. L’intervista si fa interessante,   osserva il leader M5s,  quando Pitruzzella spiega come si combatte la post-verità: ‘Dobbiamo decidere se lasciare Internet così com’è, il selvaggio west, oppure se regolamentarlo. Penso che queste regole vadano definite dallo Stato. Non è compito di entità private controllare l’informazione, questo è dei poteri statali: loro devono garantire che l’informazione è corretta. Tradotto significa che vogliono fare un bel tribunale dell’inquisizione, controllato dai partiti di governo, che decida cosa è vero e cosa è falso. Purtroppo Pitruzzella,  attacca ancora Grillo,  non è un pazzo solitario. Il premier fotocopia Gentiloni ha detto che gli strappi nel tessuto sociale del Paese sono causati anche da Internet. Per il sempregrigio Napolitano ‘La politica del click è mistificazione’. Renzi è convinto di aver perso il referendum per colpa del web: ‘Abbiamo lasciato il web a chi in queste ore è sotto gli occhi internazionali, a cominciare dal New York Times, in quanto diffusore di falsità. Bloccate un social? Ne fioriranno altri dieci che non riuscirete a controllare. Le vostre post-cazzate non ci fermeranno. E cosa è la post-verità si chiede una persona normale? La post-verità è una definizione usata dai rosiconi che non sono entrati nel ventre della balena del web e quindi non riescono a interpretare i tempi. Parliamo di giornalisti le cui testate hanno avallato per anni bugie ed idiozie di ogni tipo. La post-verità  semmai è quella costruita dai giornalisti. Chi vi ha aderito poi si è sorpreso per Grillo, per la Brexit, per la vittoria di Trump e per quella del no al referendum in Italia. Ci raccontano un mondo che non esiste più e chiamano post-verità quello reale. E’ la definizione, che meriterebbe la Treccani, di Roberto D’Agostino. Tutti uniti contro il web. Ora che nessuno legge più i giornali e anche chi li legge non crede alle loro balle, i nuovi inquisitori vogliono un tribunale per controllare internet e condannare chi li sputtana. Sono colpevole, venite a prendermi. Questo Blog non smetterà mai di scrivere e la Rete non si fermerà con un tribunale’.

Cocis

 

 

 

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