Aria di tempesta tra le fila di M5S. Grillo perde le staffe e attacca nuovamente i ‘suoi’. Inneggia alla democrazia che si vanta di aver sempre perseguito nella gestione del suo Movimento, poi però si contraddice e con fare a dir poco dispotico, respinge ogni attacco, invitando chiunque osi contrastarlo a “levarsi dalle palle”. “Mi sto arrabbiando seriamente, scrive in un post pubblicato sul suo blog. Abbiamo una battaglia, una guerra da qui alle elezioni. Finchè la guerra me la fanno i nemici veri va bene, ma guerre dentro non ne voglio più. Se c’è qualcuno che reputa che io non sia democratico prende e va fuori dalle palle”, ribadisce categorico il leader del Movimento 5 Stelle.
Poi si vanta di aver riscoperto, con le “sue parlamentarie” il voto libero che ha portato al voto alle donne”. “ Se il voto fosse sempre stato libero, continua Grillo, in Parlamento oggi avremmo molte più donne che uomini”. Ma c’è di più. Le innovative primarie del Movimento 5 Stelle hanno reso i candidati “alla portata di tutti”. Secondo il leader del M5s ogni cittadino ha potuto discutere e conoscere ogni singolo candidato, e tutto, ovviamente, a costo zero.
“A chi dice che non c’è stata democrazia perché i voti sono stati pochi – aggiunge ancora il comico genovese – io faccio una domanda: quanti voti ha preso ognuno dei mille parlamentari oggi in Parlamento? Chi ha deciso di quella gente lì? Ve lo dico io: 5 segretari di partito. Non venite a rompermi i coglioni (a me!) sulla democrazia. Io mi sto stufando. Mi sto arrabbiando. Mi sto arrabbiando seriamente. Abbiamo una battaglia, abbiamo una guerra da qui alle elezioni. Finchè la guerra me la fanno i giornali, le televisioni, i nemici quelli veri va bene, ma guerre dentro non ne voglio più. Se c’è qualcuno che reputa che io non sia democratico, che Casaleggio si tenga i soldi, che io sia disonesto, allora prende e va fuori dalle palle. Se ne va. Se ne va dal MoVimento. E se ne andrà dal MoVimento. Noi – prosegue Grillo – dobbiamo avere una forza unita per arrivare a fare un risultato che mai potevamo aspettarci di avere. Abbiamo poco tempo e le nostre forze devono essere indirizzate su queste cose, sulle cose reali, sul Programma, su quello che porteremo avanti, sulla campagna che ci aspetta. All’ultimo sangue. Siamo in una guerra. Siamo con l’elmetto, così come siamo partiti. Chi è dentro il MoVimento e non condivide questi significati e fa domande su domande e si pone problemi della democrazia del MoVimento va fuori! Va fuori dal MoVimento. Non lo obbliga nessuno. E andranno fuori”, ribadisce. Un democratico che invoca la guerra: ancora una volta Grillo farà parlare di sé.