Beppe Grillo è ormai sempre più comico e sempre più guitto. Non soddisfatto per aver offeso giornalisti con un declamato ‘prendete per il vostro lavoro dieci euro a pezzo…’ è andato oltre attraverso un post pubblicato sul suo sito, titolato ‘L’etica dell’informazione’, dove redige le indicazioni da seguire: ‘Poche regole ma di buon senso’, secondo la sua guittesca prospettiva, nelle trasmissioni dove saranno ospitati i rappresentanti del movimento 5 stelle. Interviene per rompere qualsivoglia equilibrio professionale, dettando regole assurde ed incomprensibili: ‘Non devono esserci interruzioni quando parla un rappresentante 5Stelle e il diritto di replica dovrà essere concordato. Vengono poi fornite indicazioni per le riprese. Inquadrature in modalità singola senza stacchi sugli altri ospiti o sulle calzature indossate’.
Tra i cambiamenti sul tema della comunicazione Grillo boccia il metodo Casalino e pensa ad un nuovo riassetto, facendo entrare una nuova voce, direttamente dalle nuove proposte 5stelle: Nina Monti, già dal 2018 la webmaster del blog di Grillo. Nina, oltre alla passione politica è anche una cantante, avendo inciso due dischi nel 2010 e nel 2018, fortemente sconosciuti ai più ed anche ai meno. Il padre è Maurizio Monti, cantante e paroliere che scrisse per Patty Pravo alcuni dei suoi grandi successi: ‘Pazza idea’, ‘Per una bambola’, ‘Come un Pierrot’. Ma Nina non è Pravo e non consegue successi.
Fortunatamente ora non dovrà cantare ma sedare, con metodi disposti dal capo, gli spiriti ribelli dei pentastellati visto che sarà lei a diffondere i credi della comunicazione e della transizione ecologica. Sarà compito suo vigilare per far applicare alle tv il bavaglio comunicativo imposto da Grillo con i suoi precetti. Semplice immaginare Nina Monti che contatta Rai, ed altre tv per dettare, o meglio per imporre, le disposizioni grilline. Nonostante forte sia la presenza in Rai dei pentastellati non è escluso che si becchi dei ‘Vaffa’, dettati un tempo da Grillo e dalle sue creature. Poi, in fondo, in virtù comunicative è necessario usare la stessa lingua e un ‘Vaffa’ di risposta alle sue indicazioni andrà più che bene.
Da non dimenticare che è stato imposto anche un nuovo codice, diffuso attraverso corsi online destinati agli eletti per migliorare la capacità espositiva, e l’efficacia dei discorsi. Strategia usata un tempo da Silvio Berlusconi che, a differenza di altri, navigava in mari a lui ben conosciuti. Ci sarà una Dad per imparare a parlare l’italiano guidata da Marco Morosini, docente di politica ambientale al Politecnico di Zurigo, amico e ispiratore di tanti spettacoli di Grillo. Beppe si è poi lamentato che i pentastellati siano chiamati ‘grillini’. E in un post sui social propone il diminutive-washing per tutti, compresi ‘giornalistini’ e ‘conduttorini’. Un vero e autentico teatro dell’assurdo ispirato e guidato dal guitto Grillo…
Arianna Manzi