Beppe Grillo sul palco di Italia 5 Stelle al Circo Massimo, Roma, 21 ottobre 2018. ANSA/MASSIMO PERCOSSI

Grillo e comunicazioni, tra regole assurde e disposizioni guittesche

Beppe Grillo è ormai sempre più comico e sempre più guitto. Non soddisfatto per aver offeso giornalisti con un declamato ‘prendete per il vostro lavoro  dieci euro a pezzo…’ è andato oltre attraverso un post pubblicato  sul suo sito, titolato ‘L’etica dell’informazione’, dove  redige le indicazioni da seguire: ‘Poche regole ma di buon senso’, secondo la sua guittesca prospettiva,  nelle trasmissioni dove saranno ospitati i rappresentanti del movimento 5 stelle. Interviene per rompere qualsivoglia equilibrio professionale,  dettando regole assurde ed incomprensibili: ‘Non devono esserci interruzioni quando parla un rappresentante 5Stelle e il diritto di replica dovrà essere concordato. Vengono poi fornite indicazioni per le riprese. Inquadrature in modalità singola senza stacchi sugli altri ospiti o sulle calzature indossate’.

Tra i cambiamenti  sul tema della comunicazione  Grillo boccia il metodo Casalino e  pensa ad  un nuovo riassetto, facendo entrare una nuova voce, direttamente dalle nuove proposte 5stelle: Nina Monti, già dal 2018 la webmaster del blog di Grillo. Nina, oltre alla passione politica è anche una cantante, avendo inciso due dischi nel 2010 e nel 2018, fortemente sconosciuti ai più ed anche ai meno. Il padre è  Maurizio Monti,  cantante e paroliere che scrisse per Patty Pravo alcuni dei suoi grandi successi: ‘Pazza idea’, ‘Per una bambola’, ‘Come un Pierrot’.  Ma Nina non è Pravo e non consegue successi.

Fortunatamente ora non dovrà cantare ma sedare,  con metodi disposti dal capo,  gli spiriti ribelli dei pentastellati visto che sarà lei a diffondere i   credi della comunicazione e  della transizione ecologica. Sarà compito suo vigilare per far applicare alle tv il bavaglio comunicativo imposto da Grillo con i suoi precetti. Semplice immaginare Nina Monti che contatta Rai,  ed altre tv per dettare, o meglio per imporre,  le disposizioni grilline. Nonostante forte sia la presenza in Rai dei pentastellati non è escluso che si becchi dei ‘Vaffa’, dettati un tempo da Grillo e dalle sue creature. Poi, in fondo, in virtù comunicative è necessario usare la stessa lingua e un ‘Vaffa’ di risposta alle sue indicazioni andrà più che bene.

Da non dimenticare  che è stato imposto anche un nuovo codice, diffuso attraverso  corsi online destinati agli eletti  per migliorare la capacità espositiva,  e l’efficacia dei discorsi. Strategia usata un tempo da Silvio Berlusconi che, a differenza di altri, navigava in mari a lui ben conosciuti. Ci sarà una  Dad per imparare a parlare l’italiano guidata da Marco Morosini, docente di politica ambientale al Politecnico di Zurigo, amico  e ispiratore di tanti spettacoli di Grillo. Beppe si è poi lamentato che i pentastellati siano chiamati ‘grillini’. E in un post sui social propone il diminutive-washing per tutti, compresi ‘giornalistini’ e ‘conduttorini’. Un vero e autentico teatro dell’assurdo ispirato e guidato dal guitto Grillo…

Arianna Manzi

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