Raccontano che il garante del M5S sia rimasto molto colpito dalle parole di Casaleggio al Tg4 dello scorso 18 giugno. In quell’intervista il patron di Rousseau ha messo in guardia dai possibili ricorsi legali in caso di votazione su una piattaforma diversa da Rousseau. Rischi di cui Grillo sarebbe stato informato anche dai suoi avvocati.
Non a caso oggi il comico genovese, nel post del ‘vaffa’ a Conte, scrive: «Il voto su qualsiasi altra piattaforma esporrebbe il Movimento a ricorsi in Tribunale per la sua invalidazione, essendo previsto nell’attuale statuto che gli strumenti informatici attraverso i quali l’associazione si propone di organizzare le modalità telematiche di consultazione dei propri iscritti sono quelli di cui alla Piattaforma Rousseau (art. 1), e che la verifica dell’abilitazione al voto dei votanti ed il conteggio dei voti sono effettuati in via automatica dal sistema informatico della medesima Piattaforma Rousseau (artt. 4 e 6)». E chissà se a pesare sullo strappo con Conte abbia pesato l’assenza, all’interno dello statuto di Conte, dello scudo legale per il garante: protezione giuridica che prima dell’addio a Rousseau era in capo all’Associazione di Casaleggio.
In questi ultimi mesi in tanti, infatti, si sono avvicinati a Giuseppe Conte ed alcuni sarebbero anche pronti a seguirlo, se solo lui decidesse di fondare un proprio partito.
Dopo lunghe ore di silenzio, le chat grilline questa sera stanno andando a fuoco. In preda alla confusione, i pentastellati si scambiano il link del post di Beppe Grillo, indecisi sul da farsi. Stando a quanto riferito da LaPresse, c’è già chi parla di autentica catastrofe. In tanti volevano Giuseppi come leader e di certo non si apettavano la rottura con il garante. “Questa è la morte del Movimento, Grillo ci sta distruggendo”, annuncia mestamente qualcuno.
Poca la voglia di tornare su Rousseau. “Ma anche no”, sarebbe il pensiero di alcuni, “io così non ci sto, mi disiscrivo”. Qualcuno, inoltre, pensa che la decisione del garante di tornare al voto sulla piattaforma abbia in qualche modo fatto “vincere” Casaleggio.
Le reazioni
“Non so se trovo più folle le valutazioni su Conte, che ha guidato due governi tra crisi economica e pandemica, o il fatto di rimetterci nella gabbia Rousseau”, è stato il commento a caldo di Roberta Lombardi, membro del Comitato di garanzia M5s. Lombardi ha poi preso categoricamente le distanze dal post di Grillo.
“Sei mesi fa ho detto: votiamo il Comitato direttivo, che deciderà come inserire Giuseppe Conte. Pensavo fosse la cosa più giusta da fare. Adesso, prendetemi per utopista, ma mi auguro che si possa comunque salvare il Movimento e il suo rapporto con Giuseppe Conte. Forse se questa elezione l’avessimo fatta allora sarebbe stato meglio”, ha invece affermato l’europarlamentare Dino Giarrusso, che ha poi invitato tutti a mantenere la lucidità ed a restare uniti perché “i nostri avversari storici non vedono l’ora che noi ci distruggiamo da soli”.
Nella discussione c’è anche chi si schiera a favore del garante. “Ha fatto un errore a marzo, quando ha deciso di dare in mano tutto a una sola persona, ora è rinsavito”, ha infatti dichiarato l’ex pentastellato Alessio Villarosa. “Beppe non conosceva Conte, si saranno sentiti 10 volte in tre anni. Ora sarà interessante capire quanti andranno con Grillo e quanti con Conte”.