Casini è in rima baciata con Finini, esponenti dei sopravvalutatini che alla fin fine restano piccini piccini. Casini è un bluff , spiega la pitonessa Santanchè, che in quanto tale lo aveva già predetto, ed a suo conclamato dire ha impiegato otto anni, il Casini, per capire che la sua unica chance di sopravvivenza era quella di rifugiarsi sotto il largo ombrello di Berlusconi. Fini no, perché era già naufragato penosamente scivolando in acqua ed affogando. Casini invece, come avviene nel gioco dell’oca, sconfitto deve tornare alla base. Matteo Renzi, all’uopo, apertamente dichiara di non avere assolutamente bisogno di Pierfurby, e che può assolutamente vincere senza il suo aiuto, ovvero senza l’aiuto dei centristi. Confermando il bipolarismo, dice Renzi, si disegnerà un nuovo assetto istituzionale e politico. Casini quindi deve assolutamente collocarsi dall’altra parte. Noi, continua il segretario Pd, dovremo e saremo credibili anche nel prendere un voto in più alle elezioni. Se bastasse un piccolo starnuto di Casini per impedire questo saremmo messi male, molto male. Noi siamo il Pd ed abbiamo il dovere di dire e di proporre la nostra idea di società. Parleremo alla società dei meriti e dell’uguaglianza. Un giovanissimo Claudio Martelli, una miriade di anni fa, si fece conoscere ed apprezzare pubblicando un libro che divenne quasi uno slogan: “Il merito ed il bisogno”, divenendo poi una architrave socialista. In pratica diceva quello che sinteticamente dice Renzi, ovvero che si andrà avanti per merito e non per legittimazione politica. Questo è ovviamente il dire e noi aspetteremo con impazienza il fare. Berlusconi, dal suo canto e dal suo controcanto, risolutamente dice che devono cancellare dalla loro mente una riedizione della Casa della Libertà. E parla di Alfano e di Casini, che devono riconoscere la sua leadership. Innanzitutto Casini, che veste male i panni del figliol prodigo. Non ha vitelli da sacrificare il Cavaliere, tantomeno per chi ha strappato facendo, perdonatemi il gioco di parole, facendo Casini. Idem valga per Alfano, perché non disposto a fare con lui giochini e giochetti, visto che lo sbarramento al 4,5 per cento è stato pensato e tagliato su misura per questa evenienza. Berlusconi si dice sicuro di raccogliere il 37 per cento con Forza Italia e con poche e strategiche alleanze. Nessuna preoccupazione ha destato Alfano con la sua conferenza stampa domenicale in cui affermava di essere decisivo per la vittoria, e pertanto Forza Italia avrà bisogno del centrodestra. Casini, dal canto suo, lavora ad una idea che dovrebbe vedere uniti FI e Ncd per un Ppe il Italia. Nella amara realtà dei fatti Casini ambisce ad una poltrona, e forse anche ad una poltroncina, ma possiamo essere sicuri che senza un abbraccio caritatevole di Berlusconi non gli toccherà neanche uno scannetto. Questa è una panoramica molto veloce e rapida fatta di lunghi campi. E’ quindi finita un’era politica, ma quello che è veramente preoccupante è che sia finita l’era dei ceti medi. I ceti medi, alla faccia di ogni ipotetica ripresa da vedere nei fatti e non su proiezioni cartacee, sono declinati, sono scivolati, sono crollati. Crollati fino a strapiombare nella povertà. Oggi il ceto medio è diventato ceto medio basso e ceto popolare. La crisi economica e politica che stiamo vivendo ha scosso con violenza le basi stesse sociali con perdita di lavoro, disoccupazione e capacità autonoma di sopravvivenza. In una parola sola ha reso vulnerabile il ceto medio. Altamente vulnerabile. L’ascensore sociale si è bloccato e sta precipitando verso il basso, con le distanze sociali che si stanno annullando e con il ceto medio unito nella sfiducia verso lo Stato e verso la politica. Non è un caso che gli elettori del Movimento Cinque Stelle siano posizionati nei ceti più bassi, che non hanno alcuna possibilità di sognare e di aspettare, perché hanno esigenze concrete che nessuna legge elettorale potrà soddisfare. Grillo queste cose che dico e scrivo le conosce molto bene ed ha un bisogno smisurato di dare risposte. Non riuscirà a fornirle generando il caos ma deve riuscire ad intravederle. Per oggi non le intravede ed è solo avvolto dalle nebbie…
Roberto Cristiano
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