La Procura di Roma ha aperto un’inchiesta per fare luce sull’innesco di un ordigno trovato davanti l’abitazione di uno degli avvocati del vicesindaco di Roma. Per venerdi’ è prevista una prima relazione degli investigatori sul tavolo degli inquirenti di Piazzale Clodio. Il collaboratore della Giunta M5s di Roma davanti alla cui abitazione ieri sera è stato trovato l’innesco di un ordigno è uno degli avvocati del vicesindaco Daniele Frongia. Si indaga per capire se l’avvertimento era diretto alla sua attività, politica e lavorativa, oppure in maniera indiretta all’azione della amministrazione capitolina. Un piccolo involucro da cui fuoriuscivano fili e con dentro tre batterie chiuse, ma senza polvere esplosiva. Sulla vicenda sono in corso indagini della Digos. Il collaboratore del vicesindaco è un avvocato e si occupa anche di concessioni per impianti sportivi. Lo annuncia un post sul blog di Beppe Grillo a firma del leader dei 5Stelle e della sindaca di Roma Virginia Raggi. ‘Si tratta di un messaggio che le forze dell’ordine, alle quali va un ringraziamento per il lavoro svolto con serietà e discrezione, hanno valutato come un atto intimidatorio. Diamo fastidio a qualcuno’, si legge nel post, dal titolo ‘Un ordigno non ci fermerà’. Nessuno deve restare indietro, nessuno deve rimanere solo. Lo abbiamo detto sempre e lo diciamo con più forza oggi perché uno di noi, un cittadino, un collaboratore della giunta M5S di Roma, è stato oggetto di una minaccia inaccettabile in un Paese civile, scrivono Grillo e Raggi. Le indagini sono in corso e non vogliamo disturbare chi se ne sta occupando in queste ore. Siamo pronti a collaborare con le forze dell’ordine e chiediamo al ministero dell’Interno di intervenire quanto prima. Intanto, però, non dobbiamo lasciarci spaventare. Dobbiamo fare quadrato attorno a chi di noi viene attaccato, conclude il post, perché siamo una comunità unita che affronta i problemi insieme. Nessuno deve essere lasciato solo. Questo è il momento di dimostrarlo. I cittadini ci stiano vicino.