Grillo: torniamo alla lira, l’Italia ha venduto l’anima alla Germania

L’Italia ha venduto l’anima alla cancelliera tedesca Angela Merkel, per salvare il paese bisogna uscire dall’euro e tornare alla lira. Lo scrive Beppe Grillo in un post pubblicato sul suo blog mutando il titolo del film ‘Il diavolo veste Prada’ in ‘Il diavolo veste Merkel’. Il leader del M5S spiega, partendo dalla svalutazione della lira decisa il 3 settembre 1992 dall’allora presidente del consiglio Giuliano Amato, il problema SME e l’adozione dell’euro per arrivare a richiedere il ritorno alla sovranità monetaria.

“Nel caso dell’Italia la svalutazione fu innescata dalla impossibilità di pagare gli interessi sul debito nel regime a cambi fissi del Sistema Monetario Europeo (SME). Ventuno anni dopo l’Italia ha ancora le mani legate, allora c’era lo SME, adesso l’Euro. L’Italia ha interessi sul debito pubblico, che ha raggiunto 2047 miliardi, sempre più alti. Nel solo mese di maggio con 32 miliardi di nuovo debito pubblico pagheremo circa 1,5 miliardi di euro in più di interessi annui. L’esperienza del passato ci serve per capire cosa avverrà del nostro Paese”, si legge nel post. “Allora fu lo SME a legarci le mani, oggi l’Euro; Allora emettevamo debito in una valuta nazionale di cui non controllavamo il valore rigidamente fissato nello SME. Oggi è peggio perché ci indebitiamo in una valuta estera (tale è l’Euro per aver rinunciato alla nostra sovranità monetaria) non potendo usare la leva del cambio; Oggi come allora i rendimenti che l’Italia dovrà offrire per rendere appetibile il suo debito non potranno che salire; Oggi come allora sarà il mercato ad imporci una decisione: allora si trattò di abbandonare lo SME e svalutare, oggi si tratterà di decidere se ristrutturare il debito restando nell’euro o tornare alla lira. Solo così l’Italia tornerà a vedere la luce”, si legge ancora nel post del leader carismatico del MoVimento. La soluzione, per Grillo, è molto semplice: uscire dall’euro ed evitare di continuare ad essere succubi della Germania. “Il credito della Germania verso l’Europa – si legge – è il lato oscuro della medaglia del debito di Italia e Spagna. Invece di prestare ai PIGS il Nord Europa preferisce prestare alla BCE che a sua volta fornisce liquidità ai PIGS. Con tale sistema, chiamato “Target 2”, la Germania ha accumulato 600 miliardi di euro di crediti verso la periferia dell’Europa via BCE. La tutela di tali crediti è l’unico criterio che la guida. Non importa che i 600 miliardi siano stati costituiti da parte della Germania violando gli stessi accordi europei che oggi essa impone agli altri”. Ed ecco la stoccata finale all’Italia che ha venduto l’anima alla Germania. “La politica italiana prona al volere della Germania – si legge ancora nel post – ha permesso che la tutela del nostro debito privato e pubblico detenuto dall’estero (in buona parte generato dal meccanismo perverso dell’Euro e dello SME) diventasse la priorità. La politica italiana ha venduto l’anima al diavolo teutonico in cambio della propria sopravvivenza a spese della collettività su cui ha riversato austerità e deflazione.  Se non sarà l’Italia – conclude il post pubblicato sul blog di Beppe Grillo – a reagire lo farà per lei il mercato con il suo linguaggio universale, ci sarà un prossimo rialzo degli interessi richiesti fino a rendere insostenibile il nostro debito”.

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