Gualtieri e Decreto Rilancio: “Le legittime preoccupazioni possono generare anche rabbia”

In un’intervista ai microfoni de la Repubblica, il ministro dell’Economia Gualtieri ha parlato del decreto Rilancio.

 Il ministro Gualtieri, commentando le polemiche delle ultime ore, ha fatto sapere che il governo è consapevole del fatto che le preoccupazioni possano generare anche rabbia. Per questo motivo l’obiettivo è quello di aiutare le persone più in difficoltà per evitare un aumento delle disuguaglianze. “È evidente che le legittime preoccupazioni di una situazione senza precedenti possano generare anche rabbia. Lo capiamo e per questo il governo è impegnato a sostenere imprese e famiglie, a evitare un aumento delle diseguaglianze, ad aiutare i più deboli. Non è vero che nel decreto non si guardi allo sviluppo.

Gualtieri ha voluto rispondere anche alle critiche di chi ha accusato il governo di aver disperso i fondi senza riuscire ad essere incisivo in nessuno ambito: “Sono critiche sbagliate. In primo luogo non sono aiuti a pioggia, ma la volontà di non lasciare indietro nessuno in una circostanza così drammatica. È una precisa scelta politica di questo governo, che io rivendico, ma e’ anche una scelta che ha efficacia economica. E non è vero nemmeno che nel decreto non si guardi allo sviluppo”.

Mes, e Gualtieri: ”La sua semplice esistenza rappresenta un fattore di stabilità perché è facilmente accessibile e immediatamente a disposizione in una fase in cui tutti i Paesi sono chiamati a finanziarsi in modo consistente sui mercati. Un eventuale utilizzo da parte dell’Italia verrà valutato a tempo debito”.

Intervenuto ai microfoni de il ‘Corriere della Sera’, il presidente dell’Inps Pasquale Tridico ha parlato del decreto Rilancio e del ruolo dell’Istituto, finito nelle polemiche dopo i ritardi nei pagamenti delle misure previste dal Cura Italia.

 Nella prima parte dell’intervista al Corriere della Sera Tridico ha parlato della Cassa integrazione, uno dei nodi che ha trascinato l’Inps nella bufera. I pagamenti sono arrivati in ritardo e a metà maggio molti aspettano ancora i soldi, con l’ultimo stipendio ricevuto di fatto nel mese di febbraio:  “Il decreto legge, 30 giorni dopo la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale, renderà operativa una procedura del tutto nuova, che interesserà anche la cassa in deroga. L’istituto dovrà erogare, entro 30 giorni, un anticipo pari al 40% delle ore di cassa richieste. Quanto agli 8 milioni, va detto che si tratta di potenziali beneficiari, parliamo cioè di prenotazioni di risorse da parte delle aziende. Diventeranno domande effettive solo dopo la fine del mese di richiesta, quando le aziende manderanno le ore di cassa effettivamente usate e gli iban dei lavoratori sui quali Inps paga. Le attese quindi sono frutto di questa procedura, che ora viene accelerata”.

Il decreto Rilancio presenta novità importanti anche per quanto riguarda la Cassa in deroga. Le domande non passeranno più per la Regione, ma arriveranno direttamente all’Inps, che, altra novità, non dovrà più attendere che l’azienda comunichi quanti lavoratori ha messo effettivamente in cig rispetto alla domanda – cosa che avviene a consuntivo, il mese successivo a quello di sospensione – ma anticiperà subito alla stessa azienda il 40% di quanto chiesto e poi col conguaglio vedrà se ha usato più o meno cig di quella prenotata.

f Tridico ha confermato quanto riferito da Conte in conferenza stampa, ossia che il pagamento del bonus per gli autonomi sarà sostanzialmente immediato, rapidissimo. “L’erogazione sarà velocissima. Chi ha già ricevuto i 600 euro li avrà di nuovo senza dover fare nulla. L’Inps liquiderà la somma nei prossimi giorni, dopo la pubblicazione del decreto sulla Gazzetta Ufficiale. Qui però mi lasci dire una cosa: è vero c’è stato un problema il primo aprile sul nostro sito, ma poi abbiamo pagato 3,8 milioni di prestazioni del tutto nuove, in gran parte tra il 15 e il 20 aprile. Uno sforzo senza precedenti. Il bonus 600 euro è una delle innovazioni di maggior successo dell’Inps negli ultimi anni”.

 Il Presidente dell’Inps ha parlato anche di un’altra novità del dl Rilancio, ossia il Reddito di emergenza: “Dopo che il decreto sarà in Gazzetta Ufficiale, daremo la possibilità di presentare la domanda intorno al 20 maggio, per un paio di settimane. Poi liquideremo le prestazioni entro la metà di giugno”.

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