”Nel decreto che stiamo completando ci saranno misure molto importanti a sostegno delle imprese anche sotto forma di contributi a fondo perduto a sostegno della capitalizzazione, degli investimenti e dell’innovazione”, ha detto il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri, in audizione alla Camera, dopo aver osservato che le misure a sostegno della liquidità dei due precedenti decreti “al netto delle difficoltà iniziali stanno dando i primi frutti attesi”.
Il governo, oltre a una cassa integrazione “a tutti i dipendenti, a tutte le tipologie di imprese, anche molto piccole”, ha introdotto anche “un’indennità per una platea molto ampia di lavoratori autonomi, siamo sopra i quattro milioni di persone se si sommano gli oltre 3,5 milioni che l’hanno dall’Inps, gli ‘ordinisti’ che la ricevono dalle casse e le pratiche che avevano un errore originario di imprecisione o di Iban, oltre all’ultima componente del reddito di ultima istanza”, ha dichiarato ancora Gualtieri.
Per il prossimo decreto, il decreto di maggio, “l’obiettivo è questa settimana, io spero già nella metà di questa settimana di poter varare questo decreto e realizzare queste ulteriori misure così importanti e urgenti”, assicura. Il ministro ha spiegato che “una delle ragioni che ci hanno portato a prenderci qualche giorno di più” è stata l’attesa dell’adattamento del ‘temporary framework’ sugli aiuti di stato, che “è in arrivo probabilmente già domani”. “E’ saggio per non ritrovarci nella situazione di prendere misure che poi non rientrano nel nuovo temporary framework o di non usare a fondo gli spazi”, ha spiegato.
Garanzia Italia ha già rilasciato un primo prestito da 10 milioni di euro e “ci risultano in corso 170 potenziali operazioni per 12,5 miliardi attualmente allo studio e in fase di istruttoria”, ha aggiunto il ministro. Sul fronte delle Pmi e dell’intervento del Fondo centrale di garanzia, “Mcc ci segnala 65.800 domande fra il 17 marzo e il 30 aprile, di cui 31.411 accolte, queste ultime hanno generato un importo di oltre 4,6 miliardi di finanziamento di cui 970 milioni per operazioni fino a 25.000 euro”.
Le domande di moratoria sui prestiti, uno degli assi portanti della strategia del governo per fornire liquidità d’emergenza, “al 24 aprile risultavano a 1,6 milioni per 177 miliardi di euro complessivi”, ha sottolineato Gualtieri. “Poco meno della metà delle domande – ha proseguito – venivano da imprese a fronte di prestiti per 120 miliardi, 880.000 domande risultavano da famiglie per prestiti complessivi di circa 54 miliardi, 50.000 domande hanno riguardato la sospensione delle rate sul mutuo prima casa (accesso al fondo Gasparrini) per un importo medio di circa 90.000 euro”. Gualtieri ha definito “altissimo” il tasso di accoglimento delle domande, al 99% circa.
Le misure decise dal governo per fornire liquidità alle imprese, fra i 400 miliardi di garanzie all’export e i circa 240 miliardi di moratorie, “sono fra le più ampie in Europa con una dimensione superiore agli interventi di altri paesi” e pari a “oltre il 40% del Pil nazionale, ha assicurato il responsabile del Mef parlando del ‘decreto liquidità’.
Nel nuovo dl “l’idea è di varare un ristoro integrale del costo sopportato per tre mesi per l’affitto di tutte le imprese, di qualsiasi natura e dimensioni, che abbiano subito un calo del fatturato”. ha specificato. “In più ci sarà l’intervento di eliminazione degli oneri fissi per le bollette” e che tali interventi “si cumuleranno ai sostegni diretti alle imprese”. “Sarà impossibile assorbire l’intera perdita di fatturato, non avviene in nessuna parte de mondo”, ha tuttavia avvertito Gualtieri.
“È istituito, a decorrere dal mese di maggio 2020, il Reddito di emergenza, di seguito denominato ‘Rem’, quale misura di sostegno al reddito per i nuclei familiari in conseguenza dell’emergenza epidemiologica da Covid-19. È erogato per tre mensilità a decorrere dal mese in cui è stata presentata la domanda”. Le domande per il Rem possono essere presentate entro il termine del mese di luglio. Questi i requisiti per potervi accedere:
Residenza in Italia, verificata con riferimento al componente richiedente il beneficio;
Un valore del reddito familiare, nel mese precedente la richiesta del beneficio e in ciascuna mensilità che precede le erogazioni successive, inferiore ad una soglia pari all’ammontare del beneficio di cui al comma 6;
Un valore del patrimonio mobiliare familiare con riferimento all’anno 2019 inferiore a una soglia di euro 10.000, accresciuta di euro 5.000 per ogni componente successivo al primo e fino ad un massimo di euro 20.000;
Un valore dell’Indicatore della Situazione Economica Equivalente (Isee) inferiore ad euro 15.000. Nel caso di nuclei familiari percettori del reddito di cittadinanza, “il Rem puo’ essere richiesto ad integrazione della somma goduta”.
Nel caso di nuclei familiari percettori del reddito di cittadinanza, “il Rem può essere richiesto ad integrazione della somma goduta”. Il Rem è determinato in un ammontare pari a 400 euro mensili fino ad un massimo comunque non superiore a 800 euro mensili”.
“Non hanno diritto al Rem – si legge nella bozza del dl – i soggetti che si trovano in stato detentivo, per tutta la durata della pena, nonché coloro che sono ricoverati in istituti di cura di lunga degenza o altre strutture residenziali a totale carico dello Stato o di altra amministrazione pubblica”.
Per la richiesta, il riconoscimento e l’erogazione del Rem “si applicano le medesime modalità del reddito di cittadinanza”. Il Rem “è comunque richiesto tramite modello di domanda predisposto dall’Inps e presentato secondo le modalità stabilite dall’Istituto”. “Il Rem – si legge ancora nella bozza – è erogato per tre mensilità a decorrere dal mese in cui è stata presentata la domanda”.
“Le eventuali variazioni nel possesso dei requisiti sono comunicate all’Inps, nelle modalità indicate dall’Istituto, entro il decimo giorno successivo al mese in cui è occorsa la variazione. Il beneficio è sospeso dalla mensilità successiva a quella in cui la variazione nel possesso dei requisiti è intervenuta”, si legge ancora.
Ai fini della verifica del possesso dei requisiti l’Inps e l’Agenzia delle entrate “possono scambiare i dati relativi ai saldi e alle giacenze medie del patrimonio mobiliare dei componenti il nucleo familiare”.
“Nel caso in cui in esito a verifiche e controlli emerga il mancato possesso dei requisiti, il beneficio è immediatamente revocato, ferma restando la restituzione di quanto indebitamente percepito e le sanzioni previste a legislazione vigente”, si legge ancora nella bozza.