Gualtieri: ‘Obiettivo ripresa duratura e sostenibile. Atteso rimbalzo Pil terzo trimestre del 15%

‘Scostamento e pnr rappresentano bene le due dimensioni dello sforzo che il governo sta effettuando per misurarsi con gli effetti economici della pandemia e per definire le linee di una azione di riforma più ampia per rendere la ripresa duratura e sostenibile’,  ha detto il ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri, intervenendo al Senato nel dibattito sul nuovo scostamento.

IL DIBATTITO

L’entità della caduta del Pil a marzo e aprile – ha detto Gualtieri – è stata tale che il secondo trimestre registrerà in media una forte caduta, seguita da un altrettanto marcato rimbalzo nel terzo trimestre, che ci aspettiamo sia di quasi il 15% rispetto a quello precedente. Sottolineando che le misure messe in campo finora sono state determinanti nel contenere la caduta della produzione, nel salvaguardare la capacità produttiva e l’occupazione, nell’attenuare l’impatto economico della crisi, in particolare sulle famiglie più fragili e meno abbienti”. Si sono poste inoltre “le basi di una ripresa economica già in atto.

Il governo  – ha spiegato – finora ha fatto uno sforzo enorme per contrastare gli effetti del Coronavirus, mettendo in campo misure per 6 punti percentuali di Pil, circa 100 miliardi. Di questi 35 miliardi sono andati e andranno per il lavoro e gli ammortizzatori, più di 40 per le imprese più di 12 per le regioni e gli enti territoriali, più di 11 a sanità, scuola e servizi sociali.

Molte delle misure che ho anticipato scaturiscono da un dialogo con il Parlamento e l’opposizione e anche di enti locali, comuni e regioni. Il doveroso ristoro delle mancate entrate per Regioni e Comuni è atteso da sindaci e presidenti di tutti i partiti. Credo che in questa Aula nessuno si voglia assumere la responsabilità di non fare approvare i bilanci e garantirne l’equilibrio.

E’ bene – ha sottolineato in questa chiave – che da parte di tutti si evitino polemiche pretestuose e irresponsabili. Gualtieri ha ricordato che l’Italia ha superato la fase acuta del contagio e le misure di contenimento sono state efficaci.

‘Sebbene le risorse europee che si renderanno disponibili siano imponenti, le compatibilita’ finanziarie non dovranno essere trascurate. A partire dalla Nota di aggiornamento del documento di economia e finanza, il Governo elaborera’ pertanto una strategia di rientro dall’elevato debito pubblico, che puntera’ a una crescita economica assai piu’ elevata che in passato e fissera’ degli adeguati e sostenibili obiettivi per i saldi di bilancio, da conseguire e mantenere nel tempo, quando cominceremo a raccogliere i frutti di quanto ci apprestiamo ad avviare’,  ha detto il ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri, intervenendo nell’Aula del Senato su Pnr 2020 e Relazione sullo scostamento di bilancio.

Noi dovremmo votare contro il provvedimento, ma per senso dello Stato e di responsabilità nei confronti del Paese non lo faremo. Per questo il voto di Fdi sarà di astensione sullo scostamento e contrario al Pnr’,  ha detto il senatore di FdI, Nicola Calandrini, durante le dichiarazioni di voto: ‘Quale fiducia possiamo avere se avete dilapidato gran parte dei 75 miliardi di scostamento già ottenuti? Se il governo facesse tutto quello che ha anticipato noi saremmo al suo fianco, ma l’esperienza del recente passato ci fa temere che non farete nulla di tutto ciò che ci ha appena elencato. Sono solo roboanti annunci’.

‘La linea comune è che ci sarà una linea comune’, era il messaggio che trapelava dall’interno del centrodestra in vista del voto delle Camere sul nuovo scostamento di bilancio. Nelle due precedenti occasioni Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia hanno detto sì all’allentamento dei vincoli sui conti: adesso però, Matteo Salvini, Giorgia Meloni e Silvio Berlusconi attendono risposte. E scelgono la mossa unitaria di una lettera al presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, dalle colonne del Sole 24 Ore.

‘Signor presidente del Consiglio, in questi mesi difficili l’intera opposizione ha assicurato un atteggiamento di responsabile lealtà istituzionale. Lo abbiamo fatto per senso del dovere verso la Nazione, che è per noi un valore supremo, non certo per esprimere un consenso alle politiche di un Governo del quale non condividiamo nulla, né gli obiettivi né i metodi e i comportamenti’.

Berlusconi, Meloni e Salvini ricordano di aver contribuito all’approvazione dello scostamento di bilancio in due precedenti occasioni in Parlamento. Lamentano però la scarsa collaborazione del Governo e della maggioranza con l’opposizione.

Purtroppo la nostra disponibilità non ha portato grandi risultati: il Governo ha deciso da solo come impiegare quelle risorse senza coinvolgere l’opposizione, nonostante la nostra disponibilità. I risultati si vedono e sono tutti negativi.

Dinanzi alla terza votazione sullo scostamento di bilancio, i tre leader di centrodestra rinnovano la loro disponibilità a dare i loro voti, ma ‘non lo faremo al buio’, scrivono. Ascolteranno Giuseppe Conte in Parlamento e voteranno di conseguenza, ‘l’opposizione unita deciderà come comportarsi’. Attendono dal premier parole su tre punti fondamentali: fisco, lavoro, giustizia sociale.

Tuttavia è lo stesso Salvini a frenare:  ‘Da parte del governo la risposta è
stata pari allo zero quindi se si ritengono autosufficienti facciano e ne risponderanno al Paese’.

Sul fronte fiscale, respinta la loro proposta di ‘anno bianco fiscale’, il centrodestra unito avanza due proposte:

L’esenzione – per gli esercenti attività di impresa, arte o professione soggetti agli Indici sintetici di affidabilità – dal versamento del secondo acconto Irpef/Ires per l’anno 2020. La riduzione del 30% dei coefficienti del calcolo Imu, l’esenzione della predetta imposta per i Comuni con una popolazione inferiore a 3 mila abitanti e per gli immobili commerciali e produttivi rientranti nella categoria C.

Sul fronte lavoro, Meloni, Salvini e Berlusconi chiedono misure che premino gli imprenditori che mantengono i livelli occupazionali.

Riduzione del 50% dei contributi previdenziali a carico del datore di lavoro per le aziende colpite dalla crisi che non riducono il numero di occupati. Sospensione del Decreto Dignità e reintroduzione dei voucher per tutti i settori, compresi i voucher familiari, almeno per tutto l’anno 2020.

Sul fronte giustizia sociale, i tre leader chiedono l’adeguamento delle pensioni di invalidità.

Ascolteranno le parole di Conte in Parlamento, ascolteremo le risposte del Governo – scrivono i leader – Se saranno positive e convincenti, lo scostamento di bilancio avrà il nostro voto,  se così non sarà, ‘sarà proprio l’interesse nazionale a impedirci di votare lo scostamento’.

Il Parlamento vota lo scostamento di bilancio. Il primo via libera è arrivato dal Senato con 170 sì, 4 contrari e 133 astenuti.

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