Mike Pompeo è tornato a difendere la legittimità dell’uccisione di Soleimani: ‘Quando un presidente prende una decisione così, ci sono informazioni multiple che ci sono state presentate’.

Il capo del Pentagono Mark Esper ha aggiunto: ‘Non andiamo via da Baghdad, non vogliamo iniziare la guerra ma sia mo pronti a finirla’.  Il grosso del contingente, circa 4.000 uomini, verrà fornito dalla 82nd Airborne Division e sta già partendo per il Kuwait, dove stabilirà una forza di intervento rapido pronta ad intervenire ovunque diventasse necessario nella regione. I militari hanno ricevuto l’ordine tassativo di lasciare i cellulari a casa, perché in passato l’uso di questi apparecchi aveva consentito al nemico di localizzare la posizione dei reparti. Altri cento paracadutisti del 173rd Airborne Brigade Combat Team stanno partendo dalla loro base di Vicenza, in Italia, allo scopo probabilmente di difendere l’ambasciata americana a Beirut, in Libano, già colpita da Hezbollah nel 1983 e nel 1984. Nello stesso tempo circa cento Marines del Second Battalion Seventh Marine Regiment, impegnati durante le settimane scorse per assistere il ripiegamento dei militari americani dal nord della Siria, stanno rinforzando la sicurezza della sede diplomatica a Baghdad. Sullo sfondo di questi trasferimenti immediati, ci sono poi movimenti più ampi di lungo termine.