Guidare un’auto intestata ad un familiare: cosa prevede la legge nel 2024

La legge che regola l’utilizzo di auto intestate prevede alcune sanzioni per gli automobilisti che si mettono al volante di automobili non a loro intestate. La norma prevede alcune eccezioni, come ad esempio che un’auto può essere guidata dai vari membri di un nucleo familiare. Durante un controllo, la polizia ovviamente può risalire all’intestatario del veicolo e accertarsi se colui che guida è un parente accedendo ai suoi dati anagrafici.

Il discorso è diverso se si tratta di un familiare che però non convive con il proprietario del veicolo. In questo caso, il suddetto familiare viene considerato come estraneo al nucleo familiare e quindi è possibile incorrere ad eventuali sanzioni.

Se l’uso dell’auto viene effettuato da un soggetto estraneo al nucleo familiare è necessario prestare molto attenzione. Se l’impiego del veicolo da parte del soggetto in questione non supera un periodo di 30 giorni, non è necessario dare alcun avviso alla motorizzazione. Al contrario, se l’uso del veicolo supera questo lasso di tempo è necessario inoltrare una pratica alla motorizzazione per far annotare l’usufrutto gratuito del mezzo sulla carta di circolazione.

Se si trasgredisce alle regole precedentemente elencate, le conseguenze possono essere pesanti.

Si parte infatti da una sanzione pecuniaria che va da un minimo di 516,46 euro a un massimo di 2582,28 euro, ma nei casi peggiori si può addirittura rischiare il ritiro della carta di circolazione.

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