“Uno dei passi più dirompenti che siano mai avvenuti”: così Guidalberto Guidi, ex vice presidente di Confindustria, ha commentato l’uscita dell’azienda da Confindustria nella ‘Telefonata di Belpietro’ su Canale 5.” Credo che al di la’ del peso economico sia una lacerazione che lascerà al nuovo presidente di Confindustria dei problemi molto gravi da risolvere … Tutto il mondo della componentistica dell’auto, anzi tutta la metalmeccanica, io penso che sia impossibile pensare ad un contratto Fiat e un contratto ‘resto del mondo’. Lo ritengo insensato” ha aggiunto Guidi. Ha poi affermato che ”lo Statuto dei lavoratori andrebbe preso e buttato nel cestino” perché ”ha gradatamente messo un virus che ha contagiato la capacità di fare impresa e quindi la competitività . C’e’ gente che lo dice, come Marchionne, e c’e’ gente che non lo dice ma lo fa, sostanzialmente non investendo piu’ in Italia”. Buttare lo Statuto ”non per il Far West ma per riscrivere regole molto semplici. Immediatamente moltissimo di quella che e’ chiamata cattiva occupazione, il precariato, verrebbe trasformato in posti in tempo indeterminato. Gli imprenditori dicono due cose: non vogliono avere l’obbligo di avere sindacato in fabbrica e vogliono potersi liberare di un dipendente di cui non hanno piu’ fiducia, per lo meno come ci si separa da una moglie”. Infine Guidi critica il presidente di Confindustria Emma Marcegaglia: ”Le ultime prese di posizione mi sembrano bizzarre. Che vuol dire: se non accettano le nostre proposte rompiamo con il governo? O la presidente Marcegaglia sa che questo governo andra’ a casa tra poche ore, oppure mettiamo in cassa integrazione anche Confindustria perche’ se non tratta con il governo non so che cosa ci stia a fare”.
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