Ha sabbia bianca, è selvaggia e fai kitesurf: la spiaggia in Sicilia tra dune e mare limpido

Si snoda tra dune sabbiose e specchi d’acqua molto suggestivi e giunge ad una spiaggia tra le più belle in Sicilia che si estende per circa 5 chilometri. La zona umida di Capo Feto, un’area protetta, è una delle poche di questa tipologia presenti in Sicilia. Un arenile lungo e selvaggio, circondato da macchia mediterranea.

Oltre alla sua naturale bellezza il suo equilibrio naturale va preservato con cura sia perchè è un luogo ricco di biodiversità, sia perché fa da cuscinetto tra le onde dirompenti del mare e la costa dove si trova, ovvero quella di Mazara del Vallo.

Si tratta dei ben 435 ettari di estensione che sono quasi del tutto sommersi dal mare durante l’inverno, mentre risultano più secchi nel periodo estivo.

Questo litorale si caratterizza per una sabbia bianca e fine. Il mare raggiunge sfumature che variano dal verde al celeste, rendendo il paesaggio simile a quello caraibico. Il luogo perfetto per rilassarsi sotto il sole o fare un tuffo e nuotare immersi nella natura. La temperatura delle acque è leggermente più bassa di quella a cui si è abituati. Il fondale è sabbioso e si mantiene basso a lungo.

Ci troviamo in una spiaggia selvaggia, con dune e piante della tipica macchia mediterranea. Si trova in un contesto ambientale abbastanza particolare e unico, tra piccoli specchi d’acqua e paludi.

Uno degli specchi d’acqua più caratteristici è “u fossu da Bumma” (il fosso della Bomba) situato nella parte sud-orientale della palude e formatosi intorno alla metà degli anni quaranta a causa dello scoppio di materiale bellico rimasto in zona.

Come detto in precendenza, è una delle ultime zone umide ancora presenti in Sicilia: un sito di interesse comunitario, che peraltro è anche ricco di storia e sulle origini del nome si raccontano storie diverse.

Le fonti più accreditate riportano che il suo nome ha origine dal latino “Caput Foederis”, il luogo in cui venne firmato il trattato di pace con cui si pose fine alla prima guerra punica del 241 a.c ma altri, come il sito della Lipu riferiscono che deve il suo nome al cattivo odore sprigionato dall’accumulo dei resti delle posidonie, che per uno strano gioco delle correnti si depositano lungo la costa.

Quella di Capo Feto è una spiaggia libera. Non vi sono lidi o servizi. La zona è ventosa e molto amata da chi pratica sport come il kitesurf. Per arrivare in questo splendido posto quindi (attrezzati di tutto punto), bisogna raggiungere il lungomare Fata Morgana di Mazara del Vallo, quindi percorrerlo tutto in direzione ovest.

Svoltate a destra su via Mafalda di Savoia e proseguite fino all’ingresso alla riserva.

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