“CIA Tango down. Il nemico è stato abbattuto”. Con un twitt un membro di Anonymous ha cinguettato a tutto il mondo di aver bloccato il sito internet della Central Intelligence Agency. Per circa un ora il sistema informatico dell’agenzia di spionaggio più famosa del globo è andato giù come un qualsiasi blog. I geni informatici del generale David Petraeus, attuale direttore della Cia, hanno dovuto sudare più del dovuto per riparare il danno provocato al sistema informatico dai cyber-attivisti di Anonymous, vicini al Occupy Wall Street. Per ora non si sa se siano stati sottratti documenti dall’archivio della Cia. Ma i danni, in questi casi, sono irreparabili per l’agenzia che deve vigilare sugli States.
L’attacco al sistema informatico della Cia segue quello sferrato nei giorni scorsi contro tutti i siti sparsi nel mondo del ministero della Giustizia Usa, dell’ufficio del Copyright e delle major discografiche e cinematografiche, oltre a quello della polizia federale (Fbi). Una rappresaglia informatica planetaria contro la chiusura del sito MegaUpload, il più grande contenitore mondiale di musica e film che gli utenti si possono scambiare gratis contravvenendo alle leggi di tutela del diritto d’autore.