Un giovane siriano di 17 anni sospettato di voler attaccare la sinagoga di Hagen con dell’esplosivo, nel Land tedesco del Nordreno Vestfalia, è stato fermato dalla polizia. L’arresto è arrivato alla vigilia della cerimonia per la festività ebraica dello Yom Kippur, celebrazione sospesa per precauzione. Il blitz è scattato già nel secondo pomeriggio di ieri e si è concluso in mattinata con un massiccio dispiegamento di forze dell’ordine. Il quartiere è stato tenuto sotto controllo e le autorità hanno mantenuto il massimo riserbo, per motivi di sicurezza, anche sulla perquisizione del complesso e di un ambulatorio di un medico nelle vicinanze. Diversi agenti armati sono comunque rimasti sul posto: il quotidiano ‘Westfalenpost’ ha riferito che al culmine dell’operazione centinaia di poliziotti erano presenti nella zona. Il sindaco di Hagen, Erik Schulz, ha assicurato alla comunità ebraica la sua solidarietà di fronte alla minaccia. “Per quanto poco sappiamo della situazione esatta, i nostri pensieri sono con la comunità ebraica di Hagen”, ha detto al Westfalenpost. Due anni fa un estremista di destra tentò di irrompere con la forza in una sinagoga ad Halle, in Sassonia-Anhalt dove si stava per celebrare una cerimonia per lo Yom Kippur. Non riuscendo a sfondare il portone di ingresso e compiere la strage che aveva programmato, uccise due passanti e ne ferì altri due. L’uomo, poi, è stato condannato all’ergastolo.
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