epa06095210 Supporters of the Islamic resistance movement, Hamas, wave Hamas and Palestinian flags and carry banners during a protest in front the UN building in downtown Beirut , Lebanon 18 July 2017. Protesters are demanding that the United Nations and the governments of world protect the holy places in Al-Quds. Israeli authorities shut down the al-Aqsa mosque to Muslims and tourists following an attack on Israeli police at the site on 14 July 2017, prohibiting Friday prayers at the mosque for the first time in 48 years. The mosque was reopened 23 July 2017, however Palestinian authorities claim the new security measures are an imposition of Israeli sovereignty at a holy site. EPA/Nabil Mounzer

Hamas, sì condizioni riconciliazione Anp

 RAMALLAH (CISGIORDANIA). Hamas, che dal 2007 controlla la Striscia di Gaza, ha dichiarato di aver accettato per intero le condizioni chiave poste dalla rivale Autorità nazionale palestinese (Anp), controllata da Al-Fatah del presidente Abu Mazen, per una riconciliazione palestinese a dieci anni dalla clamorosa rottura.

Fra queste, si legge in una nota di Hamas, c’è anche la luce verde a elezioni generali palestinesi, che comprendano sia Gaza che la Cisgiordania. Il processo di riconciliazione è mediato dall’Egitto.

La svolta annunciata da Hamas dischiude forse all’orizzonte una vera riconciliazione con Al-Fatah, secondo l’ex ministro palestinese Ashraf al-Ajrami, secondo il quale per nuove elezioni occorre ancora tempo. Prima va ricostruita la fiducia reciproca.

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