Happy Halloween!

Riceviamo, e volentieri pubblichiamo, l’articolo ricevuto da James Hansen:

Halloween è prossimo e il pensiero naturalmente volge a tutto ciò che possa – a buon mercato – far paura, come enormi lumache che arrivano dal giardino spargendo bava velenosa ovunque. Come di consueto, una parte dell’opinione pubblica denuncerà la festa come un inquinamento culturale anglosassone che non ha nulla a che fare con la tradizione italiana – senza chiedersi come mai allora è riuscita a radicarsi così fortemente nel Paese in poco più di un paio di decenni – mentre l’altra metà della popolazione se ne frega e si starà chiedendo se si potrà o meno fare “trick or treat” sotto Covid. La risposta, sfortunatamente, è “no”…

La copertina che appare sopra, che risale al 1919, è della prima rivista al mondo di “horror” e fantasia, la tedesca Der OrchideenGarten, “Il Giardino delle Orchidee”. Sopravvisse per soli 51 numeri tra l’anno della fondazione, per l’appunto il 1919, e la chiusura nel 1921, ma fece scalpore all’epoca per la grafica iper-pulp e occasionalmente scabrosa. Forse per compensare, i primi numeri riportavano i testi più grotteschi di autori invece inappuntabili, da Edgar Allen Poe, Victor Hugo e H.G. Wells a Pushkin, Voltaire e Charles Dickens.

Anche se la testata – tedesca per l’editore, ma culturalmente viennese – alla fine non attecchì, dette comunque vita a imitatori ancora in vita tutt’oggi, specialmente nel mondo anglosassone, dove l’equivalente americana, Weird Tales (1923), esce ancora dopo quasi un secolo. Fu anche una precoce protagonista della pubblicazione dei racconti di fantascienza, all’epoca considerata strettamente affine agli altri generi “inclassificabili” e per certi versi inqualificabili.

Comunque sia, non c’è nulla di satanico nel ridere di ciò che ci fa paura. Auguri!

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