A Venezia, fino al 7 agosto in mostra alla Casa dei Tre Oci i grandi nudi stattati dal fotografo Helmut Newton degli anni Settanta. Dicono fosse impossibile camminarci, su quei tacchi. Che le modelle li indossassero, immobili, giusto il tempo dello shooting fotografico, con il collo del piede teso allo spasimo, quasi a voler rassodare polpacci, cosce e glutei. Rigorosamente nudi. Niente a che vedere con i grossolani plateau imposti dalla moda di oggi: i décolleté calzati dalle magnifiche creature ritratte da Helmut Newton (1920/2004) hanno fatto sognare generazioni di uomini. E di donne. Già, perché non esiste una predilezione di genere fra i 200 scatti (127 in bianco e nero, 77 a colori) proposti dalla mostra in corso alla Casa dei Tre Oci, a Venezia, alcuni originali e unici, di cui esistono solo tre copie al mondo, che il fotografo destinò rispettivamente alla moglie, alle mostre, e alla Fondazione berlinese che si occupa della sua opera. Ritratti di amici, come Paloma Picasso, Charlotte Rampling, un giovanissimo Karl Lagerfeld e un esangue Andy Warhol, foto ispirate a capolavori dei maestri della pittura, primo fra tutti Goja e la sua ‘Maja desnuda’.
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