Help Center alla stazione di Messina

Compie un anno  l’iniziativa di accoglienza diurna realizzata dalla “Help Center” alla Stazione Centrale  di Messina,  ed affidata alla Cooperativa Sociale Santa Maria delle Strada da parte della Caritas, la quale fornisce un apporto costante,  anche finanziario,  ed è la promotrice di specifiche raccolte fondi nelle parrocchie.

Riteniamo importante sottolineare il primo anno di attività di volontariato svolto in una Stazione Centrale ferroviaria, che diventa anche un vero e proprio dormitorio pubblico per i tanti clochard che vi trovano riparo e che mi permette di sottolineare la triste fine di un clochard  morto all’addiaccio a Napoli.

Al di là della triste fine e della storia del barbone, emerge il disinteresse e l’indifferenza degli istituti preposti, laddove un pasto caldo, un panino, una coperta , non si negano a nessuno.  Consideriamo poi che è in costante aumento  la presenza dei cosiddetti nuovi poveri, cittadini che  da soli o con intere famiglie che non hanno più modo di far fronte alle proprie  necessità quotidiane.

Aperto dopo una ristrutturazione della sede  realizzata grazie al contributo di 170 mila euro di Enel Cuore,  ed arredata grazie alla donazione dei  mobili da parte di Ikea, la Help Center di Messina svolge attività  con due operatori full time e uno part time, che affiancano la responsabile e una quindicina di volontari. Il Centro raccoglie l’esperienza di decenni di relazioni e impegni svolti dalla Chiesa e dai volontari nel mondo dei senzatetto e rappresenta lo “snodo”  di una rete di associazioni e servizi.

Responsabilizzazione e condivisione sono le parole d’ordine. La missione dell’Help Center è, infatti, quella di “accogliere” gli utenti caso per caso, accompagnandone il pieno reintegro nel consesso cittadino.

Molti i successi: giovani tolti dalla strada e avviati come ospiti di case d’accoglienza, stranieri divenuti più consapevoli del sistema di regole in cui vivono. E anche una sostanziale integrazione culturale tra nazionalità e costumi differenti. Gli immigrati censiti dall’Help Center vengono, infatti, da 23 diversi Paesi, dall’Albania al Venezuela, dalla Costa d’Avorio alla Turchia.

Tra le collaborazioni, quella quotidiana e particolarmente intensa con gli agenti della Polizia Ferroviaria, quella con la Asl e il Servizio di salute mentale cui si deve la presenza, a partire da questo gennaio, di uno psichiatra, figura richiesta fin dall’avvio dell’iniziativa che gli iter burocratici hanno reso disponibile solo ora e, infine, quella con l’Università, da cui provengono numerosi tirocinanti quali assistenti sociali, educatori professionali e psicologi ai quali viene impartita una formazione specifica sul campo.

“Sono stati pienamente raggiunti i risultati che ci prefiggevamo con l’istituzione dell’Help Center”, spiega padre Gaetano Tripodo,  direttore della Caritas, che continua:  “ L’esperienza della Help Center ci fa capire quanto sia necessario a Messina che il Centro sia aperto tutti giorni dalle ore 8 alle ore 20 e che tale servizio venga integrato con un dormitorio a bassa soglia, in grado di garantire un letto e un tetto anche ai più restii alla socializzazione e all’integrazione e aperto anch’esso tutti giorni, dalle 20 alle 8, così da coprire l’intero arco delle 24 ore”. Il suo  appello è rivolto espressamente agli enti locali, al Comune, alla Provincia ed a  istituzioni del territorio che vuole coinvolgere con  maggiore attenzione e collaborazione fattiva.

Rosaria Palladino

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