epa05837189 French President Francois Hollande waits for his Armenian counterpart Serge Sarkissian's arrival for a state diner at the Elysee Palace in Paris, France, 08 March 2017. EPA/ETIENNE LAURENT

Hollande ci pensa, candidato in extremis

A un mese e mezzo dal primo turno delle presidenziali, si fa strada la ‘pazza idea’ di Francois Hollande: dopo il passo indietro di dicembre, il presidente,  allarmato dall’ipotesi di una vittoria di Marine Le Pen alla presidenziali,  potrebbe ripensarci. Per questo,   scrive Le Parisien, ha raccolto nella massima discrezione le 500 firme di patrocinio necessarie.

Secondo diverse fonti giornalistiche vicine all’Eliseo, Hollande si riserverebbe di scendere in campo soltanto nel caso che Emmanuel Macron calasse nei sondaggi e che il vincitore delle primarie, Benoit Hamon, continuasse a rimanere così basso (al 13-14%). Ieri, in Consiglio dei ministri, Hollande,   che ha fatto della battaglia contro l’ipotesi Le Pen presidente la sua priorità di fine mandato,  ha raccomandato a tutti unità e coesione.

 Ma il partito appare spaccato come non mai: fonti attendibili danno come imminente la pubblicazione di un documento da parte di pesi massimi del PS che – disobbedendo alla disciplina delle primarie – non voteranno Hamon ma Macron. Tra i firmatari ci sarebbero, fra gli altri, Jean-Yves Le Drian e Claude Bartolone, ministro della Difesa e presidente dell’Assemblée Nationale.

Potrebbero confluire altri due pesi massimi del governo, Segolene Royal e Jean-Marc Ayrault. Ieri hanno annunciato il loro voto per Macron e non per Hamon l’ex sindaco di Parigi, Bertrand Delanoe, e l’ex consigliere di Francois Mitterrand, Jacques Attali.

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