La polizia di Hong Kong ha eseguito almeno 150 arresti, soprattutto per manifestazione non autorizzata, contro i 120 riportati ufficialmente nel pomeriggio sulla sua pagina Facebook. Gli ultimi casi sarebbero, secondo i media locali, collegati ai tafferugli in corso a Wanchai. Gli agenti, in tenuta antisommossa, hanno caricato, usato spray urticanti, gas lacrimogeni e cannoni ad acqua per disperdere le migliaia di persone scese in strada a protestare contro la legge sulla sicurezza nazionale all’esame a Pechino del Congresso nazionale del popolo.
La legge rischia di infliggere un colpo letale all’autonomia dell’ex colonia. In base a quanto circolato sui social media, i due punti di ritrovo sull’isola di Hong Kong erano stati individuati al grande magazzino SOGO di Causeway Bay e al Southorn Playground di Wanchai, a partire dalle 13:00 locali (le 7:00 in Italia), al fine di dare vita a una marcia non autorizzata per dimostrare alla comunità internazionale che gli ‘hongkonger’ hanno ferma determinazione nella lotta per la democrazia.
Gli attivisti hanno scandito slogan come “Niente rivoltosi, solo tirannia”. Nel corso della mattinata migliaia di persone si sono unite alla protesta e la polizia, oltre ai gas lacrimogeni, ha usato spray al peperoncino e cannoni ad acqua per cercare di disperderle. Alcuni dimostranti a volto coperto hanno eretto in strada barricate improvvisate per bloccare il passaggio dei mezzi della polizia.