Sono ormai migliaia i manifestanti che a Hong Kong si sono radunati a Causeway Bay per protestare contro la nuova legge sulla sicurezza nazionale imposta dalla Cina: la tensione è salita al punto che la polizia è ritornata a usare i cannoni ad acqua, le cartucce urticanti (a Lane Crawford) e i proiettili di gomma per disperdere la folla.
La polizia di Hong Kong ha riferito sui social media di aver arrestato più di 180 persone a causa delle proteste contro la legge sulla sicurezza nazionale, nel giorno del 23/mo anniversario del ritorno dei territori sotto la sovranità della Cina. In 7 casi, 3 uomini e 4 donne, il fermo è legato al sospetto di violazione della nuova legge imposta da Pechino. La polizia ha segnalato che da mezzogiorno gruppi di persone si sono ritrovati a Causeway Bay e Wan Chai, dove sono stati registrati atti di vandalismo contro i negozi.
L’Unione europea “ritiene essenziale che i diritti e le libertà esistenti dei residenti di Hong Kong siano pienamente tutelati” e ribadisce le sue “gravi preoccupazioni per la legge sulla sicurezza nazionale”. Lo riferisce in una nota l’Alto rappresentante Ue Josep Borrell a nome della Ue. L’Ue “attribuisce grande importanza al mantenimento dell’alto grado di autonomia di Hong Kong, in linea con la Legge fondamentale e con gli impegni internazionali, nonché al rispetto di questo principio”, prosegue la nota.