Ad Hong Kong, dopo quasi due anni di silenzio, ritorna di nuovo la paura dell’influenza aviaria, colpendo un bambino di solo due anni. Lo hanno riferito le autorità sanitarie, invitando la popolazione alla calma e a non farsi prendere dal panico. Il bimbo, hanno detto le autorità cittadine, è in condizioni molto serie, e il livello di allerta sanitaria nella zona è stato alzato in conseguenza del caso (ora è a livello ‘grave’). Le indagini hanno rivelato che il piccolo, che viveva nella Provincia del Guangdong, si era recato al mercato e aveva avuto contatti con anatre vive a metà del mese scorso. In seguito a febbre e problemi respiratori, è stato visitato in una clinica privata di Hong Kong il 26 maggio. I suoi genitori sono asintomatici, e questo rende difficile pensare a una trasmissione da uomo a uomo, riferiscono gli esperti sanitari in una nota. Attualmente il piccolo è ricoverato in terapia intensiva, e i genitori sono in quarantena nello stesso ospedale. Si tratta del primo caso umano di aviaria dal novembre 2010. Il virus H5N1 è mortale nel 60% dei casi, e dalla sua comparsa nel 2003 ha ucciso oltre 350 persone nel mondo, secondo i dati Oms. Il patogeno si trasmette dall’animale all’uomo. Il timore degli esperti è quello di una mutazione che consenta il contagio tra esseri umani. Il ministro della sanità di Hong Kong, York Chow, ha sottolineato che ci sarà un meeting per annunciare misure di prevenzione, ma ha anche ribadito che “si tratta di un caso isolato”.
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