Alessandro Borghese, è il figlio di Barbara Bouchet e ora su Sky, ogni martedì sera, conduce ‘4 ristoranti’. In questi giorni sta girando la puntata dedicata a Milano, e così ne spiega la ragione: ‘Dopo l’Expo, Milano è diventata la città del cibo vegano, naturista, crudista, salutista. E noi esploriamo questo fenomeno. Da noi non si riprende un cuoco mentre lavora con la musica in sottofondo, o dei bambini mentre preparano dei piatti. Qui i protagonisti sono gli stessi ristoratori, che si confrontano, si scontrano, si valutano e poi si votano’. Il primo giorno sono pieni di cortesie. Il secondo si sciolgono, il terzo entrano in campo le strategie, il quarto si scannano perché vogliono vincere. Il premio è di 5mila euro, ma è una cifra sufficiente a fare quelle migliorie che si sono rimandate, magari il gazebo che mancava, o l’abbattitore che non avevi. Escludiamo la ristorazione di basso livello e improvvisata, purtroppo in Italia ce n’è molta. Facciamo casting molto ampi cercando la particolarità anche umana. Ogni volta scegliamo un tema, per esempio ristoranti gestiti da marito-moglie o, come nel caso di Milano, ristoranti dalla cucina salutista o crudista. Possiamo dare spazio al ristoratore che lavora da 30 anni o anche a un giovane che ha appena cominciato ma con grande entusiasmo. Svolgiamo anche una funzione sociale, diciamo per scherzo ma anche un po’ sul serio: dopo la messa in onda i locali dove siamo andati vengono assediati dai clienti. E’ un modo per dare una mano a un settore che, anche economicamente, in Italia è molto importante.Il nostro programma mostra per così dire anche il ‘dietro le quinte’ di questo mestiere, in cui le soddisfazioni sono tante, ma anche i problemi. A chi è a casa mostriamo i sacrifici che bisogna fare per diventare ristoratori. E’ un mestiere affascinante ma duro.