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Il Maestro Daniele Gatti
direttore musicale del Teatro dell’Opera di Roma torna sul podio per la direzione della prima opera del 2020 e sceglie un capolavoro del belcanto belliniano I Capuleti e Montecchi, opera che manca da oltre un cinquantennio dalle scene romane. La vicenda è quella nota dei due amanti veronesi, tratta dalle novelle che ispirarono a loro volta Sheakspeare per la sua celebre tragedia che nel 1830, anno della composizione dell’opera di Bellini, ancora non aveva avuto la sua fortuna italiana 
Per gli interpreti ci si è attenuti alla scrittura originale che vedeva Romeo interpretato da una voce femminile seguendo una tradizione che a metà Ottocento andava scomparendo, ma che rimaneva erede dei celebri ruoli en travesti. Il cast è composto da cantanti al loro debutto nei rispettivi ruoli
Vasilisa Berzhanskaya, giovanissima mezzosoprano di rara bellezza risulta molto convincente nel ruolo di Romeo
mostra completa padronanza della sua splendida e duttile voce. La Giulietta
di Mariangela Sicilia avvince per la sua dolcezza espressiva e vocale, lunghi gli applausi al termine della sua aria con recitativo nel primo atto “Eccomi in lieta vesta. Oh! Quante volte”. Il giovane Iván Ayón Rivas risulta un tenore dallo straordinario squillo e dall’egregia tecnica che mostra in maniera salda nei passaggi più ardui. Nicola Ulivieri e Alessio Cacciamani rispettivamente Lorenzo e Capellio riescono ad emergere nonostante interpretino ruoli corollari privi di arie chiuse, i loro personaggi infatti cantano solo nei recitativi e nei concertati.
La direzione del Maestro Gatti mostra un’attenzione particolare rivolta ai recitativi che mettono in connessione i diversi momenti dello sviluppo drammaturgico dell’opera. Lui stesso durante la conferenza di presentazione ha detto che l’esperienza accumulata con tutt’altro repertorio lo ha portato ad agire per sottrazione e il lavoro che è stato fatto in sala con gli artisti è stato quello di rivitalizzare tutte quelle parti di recitativo che sono il vero motore dell’opera.
Per il regista Daniel Krief il teatro di Bellini è “belcanto e musica pura, forse un teatro astratto”, le sue scene lignee hanno ampi porticati laterali che alternano vuoti e pieni con arcate e colonne sottili, atmosfere tra il metafisico di De Chirico e l’essenzialità classica della Città ideale dell’Alberti. L’ambiente viene trasformato di volta in volta, grazie a pochi elementi. La vicenda si svolge in un giorno, Giulietta
non esce mai dall’ambiente concluso del palazzo di famiglia, sarà il suo innamorato ad introdurvisi di volta in volta, fino alla scena finale sulla tomba, un sepolcro imponente, essenziale, dalle linee dure. Il duetto è una rarefazione dove l’intimità dell’espressione prevale sulla musica e tocca il cuore degli spettatori che a fine spettacolo tributano grandi applausi a tutto il cast
In scena fino a giovedì 6 febbraio al Teatro dell’Opera di Roma.
Vincenzo Bellini
I CAPULETI E I MONTECCHI
Tragedia lirica in due atti
libretto di Felice Romani
Prima rappresentazione assoluta, Teatro La Fenice di Venezia, 11 marzo 1830
DIRETTORE Daniele Gatti
REGIA, SCENE, COSTUMI, LUCI Denis Krief
MAESTRO DEL CORO Roberto Gabbiani
PRINCIPALI INTERPRETI
ROMEO Vasilisa Berzhanskaya
GIULIETTA Mariangela Sicilia /Benedetta Torre 1, 6 febbraio
TEBALDO Iván Ayón Rivas / Giulio Pelligra 1, 6 febbraio
LORENZO Nicola Ulivieri
CAPELLIO Alessio Cacciamani
ORCHESTRA E CORO DEL TEATRO DELL’OPERA DI ROMA
NUOVO ALLESTIMENTO TEATRO DELL’OPERA DI ROMA
In lingua originale con sovratitoli in italiano e inglese
Durata: 2h 40′ circa – 78′ prima parte – 30′ intervallo – 52′ seconda parte
Foto Yasuko Kageyama
Loredana Margheriti
