I luoghi della mia anima

In un mondo dominato da ritmi frenetici e dal caos in nome della modernità, sono proprio i luoghi delle nostri origini e quelli in cui viviamo a divenire beni preziosi da custodire quali cuore del nostro passato e delle nostre tradizioni attraverso cui ritrovare noi stessi. Sono questi beni a dover essere trattati con rispetto, amore e tramandati a chi verrà dopo di noi, in modo che questi ultimi possano farne tesoro. “I luoghi della mia anima”, un libro scritto da Angelo D’Amelio, originario di Bari, lo scrittore vive attualmente a Roma e accanto alla professione di avvocato, ha coltivato e continua la propria vocazione letteraria tale da indurlo a dedicarsi quasi completamente alla scrittura. Questo primo libro da lui pubblicato, ci incita a riscoprire il gusto per le piccole cose, a partire dalle vicende di popoli e genti che hanno impresse nella pelle le rughe della storia. Il testo ha i tratti della cronaca di un viaggio nel tempo attraverso i territori sconfinati del sud del mondo, che per l’autore si identificano con la Puglia, sua terra natia e simbolo di fuoco e di meraviglia, che la violenta corsa verso una modernità artificiale e ideologica rischia di far scomparire per sempre.

I ricordi di questo viaggio, sono raccolti in 130 pagine attraverso cui i lettori possono ricostruire luoghi e sensazioni apparentemente lontani da loro stessi ma che assomigliano in modo straordinario agli altri luoghi del mondo, tutti accomunati da una sorta di destino ineluttabile, ma permeati sottilmente da candore e da ritmi senza tempo che ne accrescono il fascino. L’Autore, in modo proustiano, rivela l’importanza della memoria non sollecitata, e quindi involontaria, quale strumento evocativo dell’inconscio, quest’ultimo è ricco di quella realtà essenziale del passato, che non ci è dato cogliere nel momento in cui lo si vive e ci

viene restituito attraverso le parole e l’arte, proiettandolo fuori dal tempo. I frammenti catturati dall’autore, come scatti fotografici, appaiono sempre più come le pagine strappate di un diario da viaggio che adesso è solo ricordo di ciò che è stato. Lungo questo itinerario, lo scrittore pugliese riempie con ricordi che fissano nella mente e nel cuore l’essenza dei luoghi visitati e vissuti, esempi di pura poesia, necessari per evadere dalla realtà ingrigita della contemporaneità, senza per questo fingere che non esista: “Quando leggiamo e scriviamo- afferma- mettiamo in atto una fuga, la più pura e legittima delle evasioni, e ne usciamo più forti, rinnovati, forse migliori”. Non è una fuga fuori dal mondo, ma verso la sua parte più intima, alla scoperta dell’anima delle cose e degli esseri umani. L’anima è quel luogo sacro dove serbiamo quanto di più prezioso appartiene alla nostra essenza: ciò che siamo stati, ciò che siamo e ciò che potremo essere. I luoghi della nostra anima siamo noi. La sublime bellezza della nostra vita è racchiusa in questa parola, in questo concetto, in questo soffio dello spirito. L’anima e i suoi luoghi sono dunque ciò che rende diverso ed unico ciascuno di noi. “I luoghi della mia anima” è quindi in primo luogo un libro d’amore, un amore fatto di genuinità, naturalezza e armonia in cui vive il nostro vero io, raggiungibile attraverso l’analisi silenziosa e profonda del viaggio della vita.

 

Maria Gravano

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