Un appartamento di 140 mq nel pieno centro del capoluogo Piemontese, è stato posto sotto sequestro dai Carabinieri dei Nas. All’interno, vi era stato allestito un ristorante del tutto abusivo. I due titolari piemontesi, gravati da precedenti denunce per truffa, cucinavano e facevano lavorare in nero due camerieri romeni. I 48 avventori di sabato scorso avevano pagato 30 euro a testa in nero per usufruire del servizio. Gli introiti, precisano una nota dei Nas, dell’illecita attività, secondo la versione fornita dai titolari, avrebbero dovuto essere destinati alla finalità benefica di ospitare in alcuni appartamenti di Torino, familiari indigenti di persone ricoverate in nosocomi cittadini. Tale presunta attività non veniva svolta però da almeno sei mesi e risulta impossibile verificarne l’esistenza pregressa per il fatto che non sono mai stati identificati e registrati gli ospiti. E per rendere maggiormente credibile la finalità umanitaria, fra i gestori dell’associazione con ristorante, venivano indicati due esponenti di un noto ordine religioso cattolico. Uno di essi era però da tempo deceduto, mentre l’altro si dichiarava estraneo alle attività dell’associazione.
Inoltre, all’interno dell’esteticamente pregevole ristorante sono state trovate bottiglie di vino piemontese e di olio toscano con etichette di produzione molto casalinga ed incompleta e barattoli di miele anonimo. E’ stato richiesto all’Autorità Giudiziaria l’oscuramento dei tre siti internet dei quali si avvalgono gli indagati per pubblicizzare le loro attività.
L’intervento dei Militari del Nas non nasce dalle proteste dei condomini (sia pur seccati dal via vai di estranei su scale e pianerottoli) ma, si precisa infine, dalla delusione di un cliente del ristorante, insoddisfatto dal servizio offerto e perplesso sulle presunte finalità filantropiche dell’iniziativa.