Una storia d’amore dei nostri giorni utilizzata come momento di riflessione dell’autore e dei lettori su temi importanti attraverso una visione attualizzata. Quella dei Cola è una famiglia serena, ma un accadimento romperà gli equilibri tra Antonio Cola, colonnello dei carabinieri e Celeste Bucci, padre e madre di Jasmine. A circa 8 anni Jasmine subisce un tentativo di stupro: il pedofilo gli sfilò la mutandina infilandole un dito nella vagina, fu un abuso fisico e psicologico che portò la bambina a non mangiare, ad avere difficoltà a prendere sonno e soprattutto a non voler essere toccata, baciata e afferrata. Antonio Cola, seguendo il suo istinto d’amore, fornisce a Jasmine un rimedio non convenzionale al suo dolore: la sicurezza attraverso un cammino di autodifesa con un’ arte marziale, il krav maga. In seguito, Jasmine, pratica altre arti marziali fino ad appassionarsi al Kick Boxing, una disciplina giapponese, ma il suo percorso verso la “normalità” sarà difficile, lungo, e non si risolverà mai totalmente. A volte le persone arrivano nella nostra vita solo quando siamo pronti ad accoglierle, confrontandoci con esse non solo facciamo ordine, ma andiamo avanti nella crescita personale. Jasmine è ormai adulta quando incontra in palestra “Fulvio il toscano”, entrambi fanno kick boxing. Fulvio è un uomo affascinante, brillante conversatore, cavaliere nei comportamenti e soprattutto fa ridere Jasmine. Per Fulvio le arti marziali rappresentano una vicenda spirituale, che aiuta a coltivare la forza energetica presente in ciascuno, così come spiega Carlos Costaneda, scrittore peruviano che delinea con i suoi scritti idee e filosofia di vita. I due si piacciono e si frequentano, toccano argomenti importanti, parlano di aborto e del sistema violento che si usa negli Stati Uniti chiamato nascita parziale, il romanzo si fa denuncia e l’autore prende posizione sull’aborto. In seguito, Fulvio incontra Celeste, mamma di Jasmine, che gli racconta del rapporto familiare divenuto “un triangolo equilatero” tra marito, moglie e figlia, fino al punto che Fulvio esprime il suo dissenso dichiarando che il padre era ossessionato da Jasmine e che con i suoi comportamenti la violentava. La reazione della giovane donna fu inevitabile, ma inaspettata da Fulvio. Comincia qui la disquisizione dell’autore relativa all’abuso sessuale e in particolare quello perpetuato sui bambini che causa l’interruzione del processo di sviluppo di crescita personale, innescando meccanismi di rimozione e dissociazione che conducono ad una falsa normalità. Intanto l’autore continua la denuncia sociale consegnandoci il suo punto di vista su, lobby LGBT, violenza islamista, immigrazione, finanza internazionale, valori universali cristiani, e per approfondire la relazione tra bene e male cita uno scrittore metafisico, Rudolf Steiner. E’ come se Cristiano, voglia disegnare un cerchio delle sue conoscenze e per chiuderlo non può fare a meno di parlare di esoterismo, per questo si avvale di un altro personaggio, il messinese Turi Maggiore. Con Turi, Fulvio ragiona in termini di multi-dimensionalità e cerca gli strumenti per superare la dimensione materiale. Lo strumento di partenza è la Conoscenza. Con la pratica di esercizi di concentrazione si evidenziano alcune qualità che non emergono spontaneamente. Fulvio invita Celeste e Jasmine ad incontrare Turi, l’esoterista. I nostri analizzano il tema della morte, della reincarnazione, dell’ambiente…e della violenza sulle donne con le relative pene. Una sera un caso fortuito porta Jasmine e Fulvio ad incontrare Giuseppe, amico di entrambi pur non sapendolo. Giuseppe lavora in Polizia e si occupa degli stupri e delle violenze sessuali. Un incontro accidentale, ma grazie a Giuseppe i nostri possono analizzare la mente del carnefice e le conseguenze perpetuate sulla vittima. Quello che impressiona sono le statistiche, in Italia una donna su tre, tra i 16 e i 70 anni nella sua vita è stata vittima di violenza di un uomo, violenza che può trovare forme di giustificazione che fanno ridurre di molto la pena da scontare… Intanto la storia d’amore tra i nostri protagonisti è in crisi. Fulvio è molto preso da Jasmine, ma ciò nonostante non riesce a comprendere la sua forma di incomunicabilità e pensa di troncare la relazione. Fulvio parla con Turi di Jasmine, l’esoterico considera la donna un asceta che “è nel mondo ma non del mondo”. Anche Jasmine incontra Turi, l’autore ne approfitta per parlare del corpo eterico, il primo e più basso livello nel campo energetico dell’uomo chiamato “aura” facente parte della sua anatomia occulta come si evince dalle fotografie di Kirlian. Jasmine si fida di Turi e gli confida del tentativo di stupro subito, è la prima persona estranea che accoglie il suo segreto. Il romanzo ha il suo lieto fine, ma con la consapevolezza di Jasmine che i ricordi dello stupro subito spunteranno fuori dalla coscienza all’improvviso, sono lì e non si possono cancellare.
L’autore ha esaminato in maniera esaustiva l’abuso subito da Jasmine, tanti tasselli ricostruiscono il percorso post traumatico per poi completare il puzzle dove si evidenzia un solo desiderio: normalità.
Laura Bufano