“Tutte le componenti della società devono partecipare allo sforzo per la salvezza e il rilancio dell’Italia”. Comincia così il lungo documento, pubblicato sul sito del governo, in cui si riassume l’attività dei primi 100 giorni dell’esecutivo Monti. Dal ‘Salva Italia’ al ‘Cresci Italia’, dall’Europa alle misure sulle carceri, dal taglio alle spese ai redditi on line dei ministri
Con la ‘Salva Italia, le misure sul rigore varate a novembre, la nota di palazzo Chigi spiega che con questo provvedimento si è voluto dare il via a “misure urgenti per assicurare la stabilità finanziaria, la crescita e l’equità. Il compito di questo governo e’ quello di far uscire il Paese dalla zona d’ombra in cui era stato confinato, di porre fine all’emergenza e, soprattutto, di gettare le basi per una rinascita economica e sociale”.
Il ‘Cresci Italia’ è “un pacchetto di riforme – si legge nella nota – varato il 20 gennaio, che mirano a rimuovere due grandi vincoli che hanno compresso per decenni il potenziale di crescita dell’Italia: l’insufficiente concorrenza dei mercati e l’inadeguatezza delle infrastrutture. Il provvedimento contribuirà nel breve periodo a traghettare l’economia nazionale fuori dalla spirale recessiva e, nel medio/lungo periodo, ad allinearla ai ritmi di crescita dei partner europei e internazionali. In particolare l’attenzione del governo si è focalizzata sui giovani, puntando alla valorizzazione del merito come fattore premiante. L’insieme delle misure si basa su due pilastri: crescita ed equità. La prima direttrice, quella della crescita, è stata perseguita”.
Un importante passaggio è dato alle liberalizzazioni e alle semplificazioni. “La competitività del sistema Paese aumenta soprattutto grazie alla concorrenza. Per questo il governo ha varato una serie di misure per aprire il mercato con l’obbiettivo di abbattere i privilegi e garantire maggior crescita. Le liberalizzazioni – si legge nella nota – infatti, incidendo in modo diretto sulle politiche aziendali delle imprese sono in grado di determinare una sensibile riduzione dei prezzi, con vantaggi evidenti per i consumatori. E non solo. A tutela dei consumatori sono previste anche misure che incentivano la trasparenza e la semplificazione grazie soprattutto all’abolizione delle tariffe professionali.
L’obiettivo del provvedimento Semplifica Italia, varato il 10 febbraio “è quello di modernizzare i rapporti tra pubblica amministrazione, cittadini e imprese, puntando sull’agenda digitale e l’innovazione. In proposito il governo ha focalizzato una serie di provvedimenti per sostenere ed incentivare la ricerca scientifica, tecnologica ed industriale di qualità; concentrandosi anche sulla diffusione delle tecnologie e la mobilità dei ricercatori. Le analisi condotte dalle principali organizzazioni internazionali individuano proprio nell’eccessiva burocrazia una delle prime cause dello svantaggio competitivo dell’Italia. Da qui la volontà del governo di tagliare i costi della burocrazia per le imprese e disboscare la giungla delle procedure dando vita ad una riforma non solo a costo zero, ma che libera risorse per la crescita e favorisce un migliore ambiente imprenditoriale”.
Importanti sono i dati relativi ai risparmi della Presidenza del Consiglio in questi primi giorni del governo Monti. Nella nota è evidenziata la riduzione di spesa per personale, trasporti aerei e automezzi pari a 43 milioni di euro. Nei primi 100 giorni sono state conseguite diverse riduzioni dei costi: 4 milioni di euro per i dipendenti nelle strutture generali stabili (blocco del turnover, congelamento dei contratti, pensionamenti); 12,2 milioni di euro per gli uffici di diretta collaborazione relativi al Presidente, ai Ministri senza portafoglio ed ai Sottosegretari presso la Presidenza del Consiglio. In questi uffici si registra una riduzione di 241 unità in termini di personale addetto; 2,3 milioni di euro per le strutture di missione, con una riduzione di 51 unità di personale; 750 mila euro per esperti e consulenti, il cui numero complessivo è diminuito di 99 unità. Sotto il governo Monti sono diminuiti anche i voli di Stato del 92% con un risparmio complessivo di 23,5 milioni. Tagli anche al servizi automezzi per 270 mila euro.
E’ stato concluso anche il censimento del parco auto delle Pubbliche amministrazioni per il 2011. La raccolta dei dati è stata effettuata su 8.276 amministrazioni, centrali e locali, ed ha avuto l’adesione del 90.8% delle amministrazioni. I risultati: 59.216 vetture censite, di cui 9.855 blu (cioè riservate ai vertici delle P.a.) e 49.361 grigie (cioè destinate ad un uso di servizio); 64.524 autovetture è la stima totale (aggiungendo le auto, in proprietà o in noleggio, degli enti non rispondenti) così distribuite: 10.634 blu e 53.890 grigie – riduzione del 10% delle auto rispetto al 2010, con una riduzione più accentuata sulle auto blu (13%).
Per quanto concerne la distribuzione geografica delle risposte, prevale il Nord con una percentuale abbondantemente sopra il 90%, il Centro con percentuali intorno all’80%, mentre le Regioni meridionali si attestano poco sopra il 70% (fanalini di Governo Monti: attività dei primi 100 giorni 15 coda sono Calabria, Sicilia e Campania).
Nel rapporto sui primi cento giorni, la nota di Palazzo Chigi, sottolinea come l’Italia sia diventata più forte sugli scenari internazionali con “un’azione volta a promuovere l’immagine del Paese credibile e protagonista sulla scena internazionale”. Significativi anche i risultati raggiunti nel comparto sicurezza e giustizia “più vicine ai cittadini e alle imprese”. Con la lotta al crime organizzato negli ultimi 100 giorni “alcune importanti operazioni coordinate dalla Direzione distrettuale antimafia, Polizia di Stato e Carabinieri hanno colpito i più alti vertici di Mafia, Camorra e Ndrangheta”. Altro capitolo sottolineato nella nota riguarda l’Agenda digitale che “mira a rendere liberamente disponibili i dati delle pubbliche amministrazioni, incentivando la trasparenza, la responsabilità e l’efficienza del settore pubblico; puntando ad alimentare l’innovazione e stimolare la crescita economica”. Gli altri capitoli sono dedicati alla scuola, all’impresa e al territorio, alla concorrenza nei servizi pubblici locali e al rilancio del settore turistico.