epa08215958 Arancha Gonzalez Laya, Minister for Foreign Affairs of Spain, and Permanent Representative of Spain to the United Nations Ambassador Agustin Santos Maraver (L) walk in front of a tapestry reproduction of PicassoÕs Guernica after she addresses the media in front of the UN Security Council stakeout area after she delivered remarks during a meeting on Peace-building and sustaining peace: Transitional justice in conflict and post-conflict situation at United Nations headquarters in New York, New York, USA, 13 February 2020. EPA/JASON SZENES

I Rockefeller si riprendono l’arazzo di Guernica all’Onu

I Rockefeller si riprendono il vasto arazzo rappresentante Guernica di Pablo Picasso che da oltre tre decenni troneggiava davanti all’ingresso del consiglio di sicurezza dell’Onu per sensibilizzare i diplomatici sui rischi della guerra.
L’opera, commissionata nel 1955 da Nelson Rockefeller e tessuta dall’atelier francese Jacqueline de La Baume-Dürrbach, era stata prestata al Palazzo di Vetro dal 1984.

Presidenti, ministri e ambasciatori chiamati ad assistere alle riunioni del consiglio di sicurezza passavano sino ad oggi davanti a questo capolavoro per entrare nella stanza dell’organismo più importante delle Nazioni Unite per mantenere la pace nel mondo.
Ora il proprietario, Nelson Rockefeller Junior, ha voluto che fosse restituito, senza fornire spiegazioni. Da giovedì il muro cui era appeso l’arazzo, raffigurante il bombardamento della città di Guernica il 26 aprile 1937 dalla Germania nazista e dall’Italia fascista, è vuoto.
Probabile che ora si scateni una battaglia tra i Paesi membri per avere il privilegio di piazzare al suo posto un’opera di un proprio cittadino celebre.

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