MILANO — Uno dei primi contratti di lavoro al rinnovo nell’Italia “inflazionata” – quello bancario – è anche quello che annuncia un pieno recupero del potere d’acquisto dei lavoratori, con richieste di aumento per 435 euro lordi mensili per la figura media: quasi 6 mila euro annui. Un exploit che potrebbe trascinare al rialzo i compensi dei “cugini” assicurativi, siglati l’anno scorso con aumenti di 200 euro, ma a dicembre 2023 ci sarà una finestra di verifica con l’Ania per valutare se gli stipendi siano allineati ai prezzi.
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