I valori della Borsa italiana e lo spread di oggi

Attesa per l’apertura di una nuova settimana per la Borsa di Milano dopo il rally delle piazze asiatiche nella seduta di lunedì 25 febbraio 2019 dovute all’ottimismo di Trump sui negoziati per i dazi. Venerdì 22 febbraio Piazza Affari aveva chiuso a +0,26% con i titoli bancari in sofferenza e la Juventus in negativo sulla scia della sconfitta in Champions League contro l’Atletico Madrid di mercoledì. A mercati chiusi era arrivata anche la decisione dell’agenzia di rating Fitch che ha mantenuto il giudizio stabile a BBB sull’Italia modificando l’outlook da neutro a negativo. Le Borse asiatiche erano sembrate disorientate dal costante tira e molla sui dazi fra Stati Uniti e Cina, oltre ai contrastanti arrivati dall’America, che erano positivi sul fronte del lavoro (con il calo delle richieste di disoccupazione), ma sotto le attese riguardo ai consumi.

Per cercare di scacciare l’ombra lunga delle tensioni politiche del voto anticipato il premier Giuseppe Conte ha risposto così sull’avvitamento dell’economia e sulla reputazione internazionale dell’Italia: «So quanto costa e quanto sia insidioso ignorare gli effetti di uno spread alto: per i nostri conti, per gli investimenti, e per la stessa credibilità internazionale dell’Italia. Ma non può essere un totem che condiziona ogni scelta di politica economica. È da escludersi l’imposizione di una patrimoniale. E escludo una manovra correttiva, anche perché è stato inserito il meccanismo cautelativo».

Lo spread tra Btp e Bund aveva terminato l’ultima seduta della settimana in rialzo a 276 punti base con rendimento del titolo decennale italiano sopra al 2,86%.

Le Borse cinesi chiudono in rally per l’ottimismo del presidente Usa Donald Trump sul negoziato commerciale con la Cina: l’indice Composite di Shanghai vola del 5,6% (passo più ampio da luglio 2015), a 2.961,28 punti mentre quello di Shenzhen balza del 5,42% (a 1.557,27) e torna positivo da inizio anno. Il tycoon estenderà la scadenza del 1 marzo per l’aumento dei dazi dal 10 al 25% su 200 miliardi di dollari di beni “made in China” parlando di «sostanziali progressi» (lo ha fatto anche la delegazione cinese) confermando la volontà di un vertice con Xi Jinping a Mar-a-Lago.

A meno di quarto d’ora dalla chiusura degli scambi le Borse cinesi vanno in rally coi giudizi di ottimismo espressi dal presidente Usa Donald Trump sul possibile accordo con la Cina sul commercio: le Borse di Shanghai e Shenzhen volano guadagnando, rispettivamente, il 5,4% e il 5,3%.

La prima seduta della settimana termina in positivo per la Borsa di Tokyo, spinta dall’ottimismo degli investitori circa il raggiungimento di un’intesa sul commercio internazionale tra le delegazioni di Cina e Usa. L’indice Nikkei si assesta sui massimi di inizio anno, con un guadagno dello 0,48% a quota 21.528,23, aggiungendo 102 punti. Sul mercato dei cambi lo yen si mantiene stabile sul dollaro a un valore di 110,60, e a 125,50 sull’euro.

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