I vincitori del premio giornalistico “Giovani e futuro”

Il premio giornalistico è stato promosso dall’Agenzia per la coesione sociale della Provincia autonoma di Trento in collaborazione con il settimanale Famiglia Cristiana. Destinatari del bando erano giornalisti fino ai 35 anni d’età. Oggi sono stati premiati i tre migliori servizi giornalistici che hanno raccontato questa dimensione con reportage su tv/radio, stampa cartacea e giornali online. Per ognuna delle 3 sezioni previste dal bando è stato dato un riconoscimento di 1.500 euro, sponsorizzato dal Lions Club Trento Host. Moderatore il giornalista di Famiglia Cristiana Alberto Laggia: “il nostro settimanale ha partecipato come partner del premio in quanto ci accomuna all’Agenzia per la coesione sociale una mission univoca verso il benessere delle famiglie, dei giovani, di tutta la comunità. Abbiamo quindi abbracciato con entusiasmo fin da subito questa partnership per dare protagonismo ai giovani che versano – nel mondo del giornalismo – in una situazione di precariato e sfruttamento che a volte limita i progetti verso il futuro e i progetti di vita. I concetti di “famiglia” e “giovani giornalisti” sono quasi un ossimoro.” Lanciata la seconda edizione del premio per il 2024.

Tre premiati oggi con servizi che abbracciano l’universo giovani tra speranze, traguardi e fragilità. Il premio “carta stampata” è andato al articolo su una scuola di Bergamo che combatte la dispersione; la sezione tv/radio a “Ragazzi invisibili”, reportage nelle strade notturne di Milano tra ragazzi fragili, e la sezione online al podcast “Non è una gita”.

PRIMA SEZIONE: Sezione rivolta ad opere pubblicate su carta stampata, quotidiani e periodici. Ha vinto Luca Bonzanni con l’articolo “Al Pesenti la fantasia in cattedra, così si combatte la dispersione”, che ha detto “collaboro con l’Eco di Bergamo e Avvenire e sono felice di aver dato luce ad uno spaccato della nostra comunità, un istituto che combatte contro l’abbandono scolastico”.

SECONDA SEZIONE: Sezione rivolta ad opere trasmesse o diffuse via radio e frequenze televisive. Ha vinto Ludovica Passeri con il reportage “Ragazzi invisibili, giovani che vivono in strada”. “Senza telecamera, con il cellulare – ha detto la Passeri – ho voluto accendere una luce sui giovani invisibili, unico aggettivo trovato, al di là della retorica. È iniziato un viaggio, di notte, per raccontare le loro storie. Il reportage è stato trasmesso su Skytv24”.

TERZA SEZIONE: Sezione rivolta ad opere trasmesse o diffuse da testate giornalistiche on-line o da agenzia di stampa. Ha vinto Lorenzo Tempestini con il podcast “Non è una gita”. “Il progetto è nato per caso – ha detto Tempestini – contattato dall’associazione ex deportati di Prato. Ho testimoniato il viaggio di studenti di medie e superiori verso i luoghi della memoria post pandemia. Un viaggio emozionante e i giovani hanno tanto da insegnare”.

Sono state anche assegnate due menzioni speciali a Sara Alouani con l’articolo “I figli dei migranti affollano le scuole professionali” e a Chiara Adinolfi con l’articolo “Scuola e università: un sistema ipercompetitivo (da smantellare) che schiaccia e annienta”; i testi sono stati letti da due membri di giuria Diego Andreatta, direttore settimanale Vita Trentina, e da Alessia Negriolli, giornalista pubblica della Provincia.

“Dentro le nostre attività vi è uno spazio dedicato ai service d’opinione perché pensiamo che fare opinione sia importante tanto quanto i bisogni primari – ha detto Marco Giovannini, passpresident del Lions Club Trento Host -. Tutto ciò che può aiutare, come questo premio, a trasmettere sistemi valoriali ed etici, viene accolto dai Lions con piacere.” Gianfranco Benincasa, presidente dell’Ordine dei Giornalisti ha espresso il suo convincimento a patrocinare il premio: “E’ importante guardare verso i giovani, che spesso nel mondo del giornalismo sono precari, sottopagati, sfruttati, ed è una battaglia che cerchiamo di fare come Ordine e sindacato. Questo premio aveva come target gli under 35 ma scarseggiano i giovani nel mondo del giornalismo. Spero che questa iniziativa possa proseguire nel prossimo Festival della famiglia.”

La presidente di giuria, Susanna Petruni giornalista RAI ha espresso la sua soddisfazione “ho letto tante interessanti opere di giovani che parlano di futuro. Ringrazio la Passeri che solo con il cellulare è riuscita a restituirci uno spaccato sociale inedito e di grande fragilità. Tempestini ha trattato un evergreen che ci stimola a lasciare sempre un faro acceso sul tema della Shoah, e mi complimento anche con tutti gli altri premiati.” In conclusione Viviana Sbardella, sovrintendente scolastica della Provincia autonoma di Trento: “Come mondo scuola non possiamo non sentirci responsabili verso gli argomenti affrontati nelle opere, come anche verso i temi di questa edizione del Festival”. Ha concluso Luciano Malfer, dirigente generale dell’Agenzia per la coesione sociale. “Questo progetto si inserisce nel Festival rispetto al tema di quest’anno ‘autonomia e giovani’ in un contesto dove c’è grande bisogno di collocare al centro le politiche per la transizione all’età adulta dei giovani. I ragazzi devono viver bene il presente per costruire il futuro. Lanciamo una seconda edizione del premio per il Festival del prossimo anno.”

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