Non si ferma il trend dei prezzi al rialzo nemmeno con l’arrivo del nuovo anno. Secondo le ultime stime, infatti, dopo i rincari registrati nel 2021, beni e servizi costeranno di più anche nel 2022. Dalla benzina al cibo fino a bollette e servizi sanitari: di seguito proviamo a fare il punto – e a prepararci e prepararvi – su quelli che sono tutti i rincari previsti nei prossimi mesi.
Bollette in aumento nel 2022: quanto spenderanno in più le famiglie
Il fenomeno del “caro prezzi” ha interessato soprattutto i costi relativi a luce e gas. Da ottobre 2021, infatti, gli importi in bolletta sono aumentati per molti contribuenti, tanto che diverse associazioni di categoria – a tutela dei consumatori – si sono mossi per chiedere interventi al Governo.
Nonostante le iniziative promosse a livello statale, molti italiani dovranno comunque fare i conti con i nuovi aumenti previsti per il 2022. Stando alle previsioni Arera – Autorità per l’energia elettrica, il gas e il sistema idrico – il primo trimestre del nuovo anno registrerà aumenti pari al +55% per l’elettricità e +41,8% per il gas.
Se, quindi, una famiglia-tipo ha speso tra il primo aprile 2021 e il 31 marzo 2022 oltre 2.300 euro per le bollette (circa 823 euro per la luce e 1.560 euro per il gas), nel 2022 – anche se minori – i rincari non mancheranno. L’Unione Consumatori, infatti, ha previsto una stangata da oltre mille euro in più a famiglia: con una maggiore spesa di 1.008 euro solo per le bollette, 441 euro per luce e 567 euro per il gas.
Prezzi in aumento anche nel 2022: tutti i rincari, dalle bollette al cibo
Non solo bollette e utenze, pare aumenteranno anche i costi di molti servizi (come trasporti e produzione). L’Osservatorio Nazionale Federconsumatori ha calcolato un aggravio stimato di 1.228,80 euro nel 2022, che si trascinerà dietro anche beni al consumo e sanità.
Le stime di Federconsumatori confermano aumenti del:
- +4,2% per i beni alimentari;
- +2,3% per le assicurazioni auto;
- +2,1% per i servizi bancari;
- +3,4% per le tariffe autostrade e caselli;
- +3,2% per i trasporti;
- +2,7% per prodotti e servizi per la casa;
- +3,4% per le prestazioni sanitarie;
- +2,6% per i servizi di ristorazione;
- +1,8% per le comunicazioni.
Tra le tasse in aumento nel 2022, spunta anche la Tari, cui prezzo – secondo le prime previsioni- dovrebbe aumentare del 3,1%.
Confcommercio ha analizzati la crisi dei mercati dell’elettricità e del gas, che sommata all’inflazione attesa nei primi mesi del 2022, potrebbero portare a un caro bollette di 11 miliardi per le famiglie e a un aumento del 40% dei costi sostenuti da imprese ed esercenti nel prossimo anno.
Caro bollette, nuova stangata: 420 euro in più per le famiglie
Nel 2020 le famiglie hanno speso in media 1.320 euro per le spese per l’energia elettrica e il gas, circa il 4,7% della spesa totale annuale. Nel 2021 la cifra è salita a 1.523 euro, con un aumento medio di oltre 200 euro.
Nel 2022 questa cifra potrebbe salire a quasi 1.950 euro, dunque più di 420 euro di differenza rispetto all’anno che si appresta a concludersi, e arrivando a pesare per il 6,1% sulla spesa totale annuale delle famiglie italiane.
Caro bollette, nuova stangata: come si ripercuote sulle attività
Per il primo trimestre del 2022 sono stimati incrementi dei costi dell’elettricità e del gas compresi tra il 38% e il 42%, che si ripercuoteranno in maniera particolarmente grave anche sulle aziende e i negozi, come spiegato con alcuni esempi da Confcommercio.
- Per un negozio con potenza impegnata di 35 kW e consumo annuo di 75 mila kWh, la spesa potrebbe alzarsi di oltre 6 mila euro su base annua, su un totale di 19 mila euro.
- Per un ristorante con potenza impegnata di 50 kW e consumo annuo di 100 mila kWh, la spesa potrebbe alzarsi di circa 8,5 mila euro su base annua, su un totale di 28 mila euro.
- Per un albergo con potenza impegnata di 90 kW e consumo annuo di 260 mila kWh, la spesa potrebbe alzarsi di circa 20 mila euro su base annua, su un totale di 65 mila euro, con un rincaro del gas che peserà per altri 8 mila euro su un totale annuo di 19 mila euro.
Caro bollette, nuova stangata: misure del Governo inadeguate
Tra i nodi più importanti da sciogliere per fare fronte alla crisi energetica, secondo Confcommercio, c’è quello della dipendenza dalle forniture estere, che rende il nostro Paese più esposto alle oscillazioni dei prezzi. Inoltre sarà necessaria una riforma strutturale delle bollette e abbattere gli oneri generali di sistema.
Ancora è necessario compensare gli impatti negativi dell’aumento dei prezzi dei carburanti per salvaguardare i settori del trasporto e della logistica, e garantire prezzi accessibili a tutela della concorrenza, della sostenibilità ambientale e sociale, della continuità degli investimenti.
L’analisi di Confcommercio ritiene inadeguate le misure messe sul tavolo dal Governo, che servirebbero a poco per fermare l’aumento vertiginoso dei prezzi delle bollette. I fondi, che in totale ammontano a circa 4 miliardi di euro nel complesso per le famiglie e le piccole imprese, saranno solo una goccia in mezzo al mare.
Senza aiuti più consistenti e una riforma strutturale del sistema, tutto il Paese potrebbe presto crollare. Nonostante il trend positivo dei consumi registrato nell’ultimo periodo, infatti, il futuro appare meno roseo.
Difficilmente le famiglie potranno rinunciare a pagare le bollette di gas e luce, e per questo abbatteranno le spese superflue, con i settori più colpiti dalla pandemia, come l’abbigliamento, l’intrattenimento, la ristorazione e i viaggi, per citarne alcuni, che si ritroveranno ad affrontare una nuova crisi.