Venerdì 25 gennaio 2019, ore 21.30
Auditorium Parco della Musica – Sala Petrassi
Via Pietro de Coubertin, 30 – Roma
AUSGANG
presenta
CLAUDIO MORICI e IVAN TALARICO
in
FRESCHIBUFFI
E ALTRE TRASMIGRAZIONI DELL’ANIMA
NUOVO READING CON CANZONI
Sarà l’Auditorium Parco della Musica – Sala Petrassi, ad ospitare per la prima volta venerdì 25 gennaio 2019, il nuovo reading con canzoni di Claudio Morici e Ivan Talarico, dal titolo FRESCHIBUFFI e Altre Trasmigrazioni dell’Anima. Un’esperienza, quella dei due artisti, nata su palcoscenici di piccoli teatri e spazi d’avanguardia che hanno sempre accolto con grande partecipazione la loro inventiva, oggi pronta a più ampie scene.
Il duo da tempo collabora a spettacoli che uniscono lo storytelling alla canzone-teatro: da una parte Claudio Morici, autore, scrittore e monologhista, dall’altra Ivan Talarico, cantautore in bilico tra giochi di parole, storie d’umore e canzoni onomatopeiche.
Morici e Talarico nascono in luoghi come il Teatro Quarticciolo e il Nuovo Cinema Palazzo e si muovono ormai da anni verso spazi più o meno convenzionali in tutta Italia, (dai teatri, passando per i locali, fino a suggestive location alternative e legate al territorio). Luoghi conquistati dall’ironia dei reading, l’imprevedibilità delle canzoni e la forza dei contenuti che entrano subito in contatto con il pubblico. Un binomio d’inventiva che colleziona sold out ovunque, confermando il vivace panorama artistico romano, da cui la cultura nazionale sta traendo beneficio.
In Freschibuffi e altre trasmigrazioni dell’anima, la coppia racconta la sua storia incrociata. Dalle prime collaborazioni sporadiche in una Roma caotica e spaesante fino agli spettacoli comici a due, volti a sconfiggere apatie pubbliche e depressioni private. Esilaranti koan in forma di canzoni e brevissimi monologhi che narrano di amori, lavori e figli maschi attraverso pezzi come “Dio è uno stalker”, “Timo e timore”, racconti di stili di vita antibiotici e di abbracci che durano trentacinque minuti. Un percorso ironico e dissacrante per un unico scopo: mostrare come risate, riflessioni e sopravvivenza parlino la stessa strana lingua e quanto sia impossibile tenere l’anima ferma in un unico punto.