Verrà inaugurata martedì 29 maggio alle ore 18 da Arte Borgo Gallery (Borgo Vittorio 25-Roma) la mostra tri personale ‘Tales of art’ delle artiste: Lubka Cibulová, Laura Dominici e Ann Pelanne. La mostra è organizzata dal critico d’arte Monica Ferrarini e dalla gallerista Anna Isopo.
Tales of art: racconti nel segno dell’arte tra tre artiste internazionali che si mettono a dialogo e confronto grazie ad una mostra che intende evidenziarne le potenzialità creative e sperimentali.
Diverse tra loro per stile, tecnica ed esperienza esse daranno vita a percorsi narrativi volti a coinvolgere lo spettatore a livello emozionale e comunicativo: si creeranno sinergie artistiche e le varie opere entreranno in contatto tra loro al fine di far scaturire spunti di riflessione e discussione.
Lubka Cibulová: la sua ultima produzione si concentra sul riciclo di materiali e sulla volontà di mostrare oggettivamente come la capacità artistica sia in grado di dare una “seconda vita” a prodotti comunemente ritenuti di scarto acquisendo valore e fascino artistico. A partire da questo Cibulová crea opere polimatriche in un gioco sapiente di sperimentazione dove gli scarti edili diventano supporto fondamentale che si sposa ad altri materiali e alla pittura in un gioco dicotomico di forte impatto visivo.
L’artista si diverte nell’indagare le potenzialità della materia scoprendone e facendoci scoprire la versatilità della stessa attraverso una serie di opere “intriganti” e innovative.
Laura Dominici: i soggetti trattati partono da un contesto oggettivo, dal vissuto dell’artista e dalla sua realtà intima e privata, elementi che Dominici rielabora artisticamente al fine di dare un messaggio più ampio che va ad abbracciare ogni suo fruitore. Dalle prime sperimentazioni tecniche di carattere figurativo e paesaggistico si arriva ad una produzione concettualmente più profonda e complessa che tocca tematiche importanti sia di carattere sociale che introspettivo. Fondamentale l’uso delle cromie ora vivide e incisive ora leggere ed evanescenti, utilizzate sempre al fine di rafforzare il contenuto tematico di opere che trattano sempre una storia dove l’immagine sostituisce magistralmente la parola.