Il 4 dicembre prima assoluta al Teatro Nazionale con Acquaprofonda, opera contemporanea di Sollima

GIANCARLO DE CATALDO FIRMA IL SUO PRIMO LIBRETTO

Il regista Luis Ernesto Doñas, il team creativo e il cast provengono da “Fabbrica” Young Artist Program dell’Opera di Roma

Sabato 4 dicembre alle ore 18.00 al Teatro Nazionale debutta Acquaprofonda, nuova opera commissionata e coprodotta dal Teatro dell’Opera di Roma e dal Teatro Sociale di Como AsLiCo, che verrà replicata anche domenica 5 dicembre alle ore 16.30. Sono inoltre previste due recite riservate alle scuole: venerdì 3 e martedì 7 dicembre alle ore 11.00.

La prima assoluta rientra nella programmazione “Oltre l’Opera” della nuova stagione 2021/22 con cui il Lirico capitolino coniuga la sperimentazione con la responsabilità verso il pubblico per realizzare un teatro d’opera al passo con la società.

Acquaprofonda è un’opera contemporanea per ragazzi composta da Giovanni Sollima, una fiaba in musica sul tema dell’inquinamento delle acque: “nasce dall’urgenza di sensibilizzare i più giovani, anche attraverso il dramma in musica, con una necessaria cultura del riciclaggio e rispetto verso l’ambiente in generale e marino in particolare – dichiara il violoncellista e compositore – . Ci immergeremo in un mondo poco esplorato che ci farà riflettere su come azioni responsabili a portata di tutti possano essere di vitale aiuto e possano diminuire l’inquinamento (dell’ambiente e dell’anima) che avvolge i personaggi così da far riemergere tutti i sentimenti positivi”. Le musiche sono eseguite dall’Orchestra del Teatro dell’Opera di Roma diretta da Carlo Donadio.

Il libretto è di Giancarlo De Cataldo, il primo firmato dallo scrittore, sceneggiatore e drammaturgo, autore tra gli altri di “Romanzo criminale” da cui sono stati tratti il film e la serie tv. Un testo che offre una preziosa occasione per occuparsi di un tema attualissimo e di grande impatto sulla vita quotidiana di tutti. Di questa nuova opera De Cataldo svela che: “Acquaprofonda è un racconto su una creatura meravigliosa, la balena, e sul dovere che noi tutti abbiamo di salvarla, di salvare questa ma anche tutte le altre balene che sono un po’ il termometro della nostra esistenza e del nostro pianeta. È una di quelle storie che si costruiscono a partire da una suggestione, in questo caso un’immagine, e poi, naturalmente, da una voce”.

La messa in scena è affidata interamente ai talenti di “Fabbrica” Young Artist Program. Il team creativo proviene dalla seconda edizione di questo innovativo progetto: Luis Ernesto Doñas alla regia, Chiara La Ferlita alle scene, Elisa Cobello ai costumi. Nel cast invece i talenti dell’edizione in corso: Agnieszka Jadwiga Grochala (Serena), Irene Savignano (Balena/Madre), Rodrigo Ortiz (Guardiano), Alessandro Della Morte (Vecchio marinaio) e Arturo Espinosa (Padron Bu). Firma le luci Camilla Piccioni. Partecipa alla produzione la Schola Cantorum del Teatro dell’Opera di Roma.

A distanza di pochi giorni Acquaprofonda verrà rappresentata al Teatro Sociale di Como (prima rappresentazione il 16 dicembre alle ore 9.00) e presso i Teatri che aderiranno al progetto Civic Opera domani 2021/22 di Opera Education.

Diversi sono gli spunti e le iniziative di sensibilizzazione civica legati all’opera, realizzati in collaborazione con Legambiente. Si segnala inoltre che i costumi di Padron Bu e dei suoi Seguaci sono stati realizzati con tessuti prodotti con materiale di recupero, grazie allo sponsor tecnico Limonta.

TRAMA DELL’OPERA ACQUAPROFONDA

Una spiaggia, un’umile casetta, un’imponente fabbrica: la quotidianità della vita della nostra paladina Serena, di suo padre, il Guardiano, e di Padron Bu, il proprietario della fabbrica, viene sconvolta dall’arrivo di una gigantesca creatura marina. Grazie all’aiuto del Vecchio Marinaio, Serena saprà convincere il padre ad agire correttamente, e aiuterà la balena a liberarsi dalla tanta plastica nella pancia, rimettendo a Padron Bu i rifiuti inquinanti della sua attività.

ACQUAPROFONDA: https://www.youtube.com/watch?v=qI7iPFu_ENk

“Oltre l’Opera” prosegue ad aprile con La Passione di Bach negli spazi della “Nuvola” di Fuksas, diretta dal maestro James Conlon nella messa in scena di Romeo Castellucci, e con la mostra Casta Diva dedicata ai fondali storici dell’Archivio del Teatro dell’Opera di Roma negli spazi del Palazzo dei Congressi, rispettivamente in coproduzioni e in collaborazione con Eur Spa.

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