Passa in Consiglio regionale l’ordine del giorno sul baratto amministrativo presentato da Flora Beneduce, componente dell’Ufficio presidenza. L’obiettivo è quello di consentire alle famiglie indigenti sostituire il pagamento delle tasse locali con prestazioni di servizi legati alla valorizzazione, cura e tutela del proprio paese. Si tratta di un’opportunità che soddisfa le esigenze sia del comune rispetto alla necessità di interventi per il decoro urbano e il recupero di aree e beni immobili inutilizzati, sia quelle delle fasce meno abbienti, che possono barattare degli oneri economici con un servizio reso alla comunità. ‘Mi auguro che l’ordine del giorno venga accolto dal Parlamento regionale, in modo che per il primo gennaio, data in cui entra in vigore a livello nazionale questo nuovo istituto, la regione Campania e gli enti locali possano essere preparati e pronti’, spiega Flora Beneduce. Ebbene precisare, comunque, che ci sono criteri piuttosto stringenti posti dalla norma per riconoscimento dell’agevolazione o dell’esenzione dal pagamento dei tributi locali a fronte di servizi resi all’amministrazione. Ecco perché proporre il tema significa sensibilizzare e impegnare i comuni ad applicare il baratto amministrativo, già riconosciuto da una legge statale del 2014. Così, gli enti locali possono già predisporre misure, secondo i limiti già individuati a livello nazionale e secondo i criteri improntati alla responsabilità e alla ragionevolezza da parte dell’amministrazione, per individuare i potenziali beneficiari delle agevolazioni, le attività oggetto del ‘baratto’, i tributi rispetto ai quali può essere deliberata la riduzione o l’esenzione e, ovviamente, la quantificazione dell’agevolazione.
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