Si tratta del Burkholderia pseudomallei, un batterio che può introdursi nel nostro organismo tramite il naso e, raggiungendo il cervello e il modello spinale in sole 24 ore, causa la melidiosi. Una malattia potenzialmente mortale, che uccide 89.000 persone in tutto il mondo ogni anno, prevalentemente al nord e nel sud asiatico. Negli studi fatti precedenza, i ricercatori non erano riusciti a capire come questo e anche altri microrganismi presenti nel cervello e nel midollo spinale, o semplicemente quanto velocemente questo avvenga.
I risultati descritti in uno studio della Griffith e della Bond University (Uk) sulla rivista ‘Infection’, hanno messo in luce, come il Burkholdoreia pseudomallei riesca ad gingere al midollo spinale o su come la clamidia viaggi al cervello nei pazienti di Alzheimer.
‘Immaginate di camminare in giro e di annusare l’aria fresca che arriva dal terreno: il giorno dopo potreste avere questo batteri nel vostro cervello e danni al midollo spinale’ ha dichiarato James St. John, del Clem Jones Centre for Neurobiology and Stem Cell Research della Griffith University.