È da poco disponibile su tutte le piattaforme online il nuovo romanzo di Roberto Cristiano “Il Betta e la Betta“, quarto romanzo del giornalista e scrittore napoletano.
Alessandro Betta ed Elisabetta Geraci sono i protagonisti, ambedue uniti dallo stesso soprannome, Betta: il gioco dell’omonimia prelude ad un rispecchiamento intrinseco delle loro individualità complementari in quanto opposte.
Lo svolgere della trama si concentra in un dialogo continuo tra loro che mettono in atto le loro esperienze pregresse in un confronto esteriorato dai più intimi e oscuri lati del loro Essere. Gli aspetti esterni, riconducenti alla loro storia di appartenenza a mondi e sfere così distanti l’uno dall’altro, sono alla ricerca di una ricomposizione che li riporta a trovare un equilibrio tra polarità all’interno di loro stessi.
La ricerca dell’Uno nell’antitesi delle loro vite avviene sul palcoscenico di una Napoli di per sé piena di contrasti che fanno da sottofondo a questa storia d’amore.
Lui, bellissimo ex campione di pallanuoto, incontra lei, figlia di una famiglia borghese, al Gambrinus, bar storico della città, durante una manifestazione di beneficenza organizzata dalla madre di lei, attiva nel volontariato. Il volontariato appunto è un altro tema tanto caro all’autore che, Cerimoniere dell’Ordine Templare iInternazionale Nova Militia Christi, organizza spesso eventi del genere. Ogni personaggio partecipe di quest’opera viene profondamente riportato dalle loro realtà parallele così archetipicamente diverse, ma pur sempre estremamente legate, in questo scenario partenopeo così teatrale che ci propone la realtà napoletana.
Dal caos nasce l’amore tra i due protagonisti che mano nella mano, nonostante tutto e ogni cosa, cercheranno con tutto loro stessi di ritrovarsi nell’armonia in una sorta di ballo dell’Esistenza in cui spesso si calpesteranno i piedi alla ricerca del giusto ritmo. Ambedue, con storie pregresse molto travagliate, storia di fallimenti e paure da affrontare, intraprenderanno un percorso spirituale, tema fondamentale e chiave di lettura dei romanzi di Roberto Cristiano.
Ricorrente nei romanzi dell’autore Aquis, Turi Maggiore, una sorta di mentore, Gran Maestro di un Ordine Templare che incarna le tematiche spirituali ed esoteriche innestate in questa figura, configurante la scienza sacra dell’alchimia.
“Il Betta e la Betta” è un romanzo da tracce epiche che scorre al contempo leggero, proporzionando al lettore momenti di grande distacco dalla realtà materiale per incursioni in mondi onirici e ctoni, tra cielo e terra, anzi sotto terra in un trasporto fluido tra dialoghi interiori e botte risposta da commedia latina che presuppone dopo tante battaglie un lieto fine.
Una lettura che sprona il lettore alla speranza e a trovare il lato positivo, vedere il regalo oltre l’ostacolo e alle difficoltà che la vita impone inesorabilmente. Degna di attenzione la copertina metafisica di Antonio Tony Giuffrè che invita a guardare oltre le apparenze e a tuffarsi a capofitto nelle dimensioni oniriche ed invisibili del nostro subconscio.
Barbara Lalle