Il Big Bang di Renzi: le 100 idee di WikiPd

Il primo punto è dedicato ad una sola Camera non più di 500 eletti, l’ultimo al sequestro rapido e alla gestione efficiente dei patrimoni delle azienda. L’aveva promesso e sono prontamente arrivate. Da oggi sono on line le 100 proposte emerse dal Big Bang che si è svolto nello scorso fine settimana alla stazione Leopolda di Firenze, organizzato dai rottamatori di Matteo Renzi. Le 100 proposte per un ‘Wiki Pd’ “sono a disposizione di tutti – si legge sul sito – per essere discusse, rielaborate e anche riviste completamente da chiunque abbia voglia di contribuire”. 100 proposte per quel Pd che Renzi vorrebbe ma che ora, probabilmente, non esiste nemmeno sulla carta. Un partito da rifondare, questo il sindaco di Firenze lo sa bene, anche se la strada è molto lunga e complessa.

Le Cento idee lanciate dai rottamatori rappresentano un vero e proprio manifesto politico per il Pd che sarà. Tanti i temi toccati nel documento stilato dai ragazzi di Renzi: ritorno ai collegi uninominali, abolizione delle province e del Cnel, unione di piccoli comuni, azzeramento dei contributi alla stampa di partito, via i vitalizi, ma anche due canali Rai (dalla quale devono ‘uscire’ i partiti) finanziati esclusivamente dalla pubblicità ed il riconoscimento, regolamentato, delle unioni civili.

Le 100 proposte coprono quasi tutte le aree di intervento politico: per il welfare la riforma delle pensioni con la parificazione da subito dell’età pensionabile per uomini e donne, un “modello danese” per gli ammortizzatori sociali e l’introduzione del quoziente familiare. Per la sanità i rottamatori prevedono la chiusura di tutti gli ospedali con meno di cento posti letto che non abbiano servizi di rianimazione 24 ore su 24. Abolizione dell’Irap e liberalizzazione dei servizi pubblici locali, per l’economia. Leggendo il capitolo dedicato alla giustizia, Renzi vorrebbe che gli avvocati siano pagati solo su preventivo e che i magistrati non osservino più di 30 giorni all’anno di sospensione dell’attività giudiziaria. In Wiki-Pd prevista anche un’amnistia condizionata per i politici corrotti: per ottenerla devono confessare, fare i nomi dei complici, restituire il maltolto ed impegnarsi ad abbandonare la politica. C’è anche il riconoscimento delle unioni civili. Al punto 89, infatti, si legge: “Una regolamentazione delle unioni civili. La legge deve assicurare pieno riconoscimento alla coppia dal punto di vista contributivo e assistenziale. Ciascun convivente può beneficiare dell’assicurazione sulla malattia del compagno e l’unione conferisce gli stessi diritti del matrimonio in materia di cittadinanza”. Infine la cultura: al cavallo di battaglia dell’abolizione del valore legate del titolo di studio c’é anche l’impegno a non erogare mai meno dell’1% del Pil alla cultura, per la quale i contributi privati devono essere defiscalizzati.

 

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