Il piccolo Ethan è salvo, è tornato tra le braccia della mamma. Dopo una settimana gli agenti dell’Fbi hanno deciso di fare irruzione nel bunker. E ieri sera, ora italiana, il blitz ha portato alla liberazione del bambino, sequestrato da Jimmy Lee Dykes ( nella foto a sinistra), che nello scontro è rimasto ucciso. Dopo sette lunghissimi giorni, si é conclusa l’odissea del piccolo Ethan, il bimbo di cinque anni sequestrato su uno scuolabus in Alabama da un veterano della guerra del Vietnam, che lo ha poi tenuto in ostaggio in un bunker sotterraneo: Il suo aguzzino è morto, mentre lui, sano e salvo, è finalmente tornato tra le braccia dei suoi genitori. “Nelle ultime 24 ore, le trattative si erano deteriorate” e “il bimbo era in pericolo”, anche per lo stato mentale del suo sequestratore, così gli agenti hanno deciso di passare all’ azione: con un bliz sono entrati nel bunker, ha riferito un agente dell’Fbi, Steve Richardson, aggiungendo solo che “il soggetto è deceduto” e che il piccolo Ethan è stato ricoverato in ospedale per accertamenti, ma sta bene. Il sequestratore, Jimmy Lee Dykes, 66 anni, era salito sullo scuolabus di Midland City, un piccolo centro di 2300 abitanti. “Ci ha detto che ci avrebbe uccisi tutti, ha raccontato Terrica Singletary, una ragazzina di 14 anni che era lì, assieme ad altri 20 bambini. L’autista del bus gli ha detto più volte: ‘per favore, scenda dal bus’, e lui ha ha risposto: ‘D’accordo, scendò, e ha fatto il gesto di andarsene, ma poi si è girato, ha estratto una pistola, ha sparato all’autista, e ha preso Ethan”.
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