Undici milioni di italiani hanno incassato 240 euro a testa in tre mesi, due miliardi e mezzo complessivi, senza però spenderli. Si ipotizza una recessione e si attende per oggi i dati che saranno forniti dall’Istat. I consumi sono bassi con prezzi in discesa, anche in campo alimentare. Il bonus di Renzi, in pratica, non ha smosso niente. Era stata presentata come una novità importante ma si è poi scoperto che non esistevano le coperture adeguate ed è stata messa in discussione, e poi azzerata, la sua estensione ad incapienti, pensionati e partite Iva. La misura in realtà è finanziata solo per il 2014. Gli italiani, ormai avveduti, non spendono ed attendono nuove tasse. Filippo Taddei, responsabile economico del Pd e consigliere del premier afferma: “E’ normale che siano sfiduciati. E’comprensibile. Ma aspettiamo, tre mesi sono pochi. L’effetto sui consumi ci sarà, lo dice anche la Banca d’Italia che stima un effetto dello 0,1% sul Pil. Certo, non stravolge la vita delle persone, ma non è un impatto nullo”. L’Istat già a maggio giudicava “minimo” l’effetto del bonus. I consumi delle famiglie si stanno riprendendo ma molto lentamente e le misure di riduzione della pressione fiscale sul lavoro, annota Bankitalia, potrebbero avere un effetto più accentuato se saranno mantenute negli anni a venire, come già annunciato dal governo, e percepite come parte di un orientamento duraturo di politica economica. Gli italiani temono la manovrina d’autunno perchè la legge di stabilità sarà impegnativa per gli impegni presi dal governo nei confronti del Paese.
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