Il Brass Museum si arricchisce di oltre 8.000 ritratti del Maestro Arturo di Vita

Il Centro Studi della Fondazione Orchestra Jazz Siciliana – The Brass Group, dotato di biblioteca, emeroteca, nastroteca, videoteca, aperto alla pubblica fruizione e istituito per legge 1 febbraio 2006, n. 5, diretto dal prof. Domenico Cogliandro, grazie alla donazione di oltre 8.000 fotografie del Maestro Arturo Di Vita, fotografo ufficiale da circa 20 anni della Fondazione, completa l’opera che aveva cominciato negli anni ’70 uno dei soci fondatori del Brass, Luigi Giuliana ed anche quella di Lucio Forte, anch’egli uomo di grande cultura e caro amico del Brass Group, con la realizzazione di scatti ad artisti internazionali che hanno calcato il palcoscenico del Brass Group, facendo la storia scritta nelle più importanti testate giornalistiche di settore a livello mondiale che si vanno ad aggiungere alle centinaia di partiture e registrazioni dei concerti storici degli anni ‘70. I meravigliosi scatti verranno inoltre pubblicati in un libro edito dalla stessa Fondazione assieme ad una mostra fotografica che potrà essere visionata dagli amanti del jazz. Lo stesso Di Vita dichiara con gli occhi lucidi di emozione “Il Brass Group per me è una seconda casa, non ho perso un solo concerto, una sola esibizione, un solo canto o suono che hanno fatto dei luoghi del jazz un posto da incanto, una magia che ho voluto immortalare in quasi 20 anni con la mia reflex. Ogni singolo scatto rappresenta per me uno specchio, ciò che io avverto di ogni artista, un’emozione che immortala i sentimenti che suscita ogni posizione, ogni movimento, ogni suono. Il mio è davvero un atto di amore per la Fondazione Orchestra Jazz Siciliana – The Brass Group, per il Maestro Ignazio Garsia, per Manlio Salerno, Luigi Giuliana e Giangaspare Ferro, per i direttori d’orchestra e per tutti i musicisti che a vario titolo hanno suonato in questi meravigliosi palchi”.

La musica è vita così come ogni forma di arte e di cultura. Un accrescimento che va a determinare anche un momento storico della nostra terra, della nostra esistenza e di tutti i jazzisti che sono stati fotografati da Arturo e che vedono scorrere i loro volti, le loro espressioni, le loro emozioni in questi scatti che esprimono arte, cultura e che sono custoditi, così come gli spartiti e tutti gli arrangiamenti nel cuore del Brass Group, nella memoria storica della Fondazione, il Brass Museum.

Il Brass Group, ricordiamo è una delle maggiori realtà musicali nazionali, ideata dal M° Ignazio Garsia nel 1974 come gruppo di ottoni – da cui “The Brass Group e la sua Orchestra Jazz Siciliana – al pari delle orchestre del Lincoln Center di New York e della BBC di Londra – è stata anche diretto dai più grandi direttori d’orchestra del mondo come Gil Evans, Frank Foster, Vince Mendoza e tanti altri ancora oltre ad aver accompagnato grandi nomi del mondo del jazz come Patti Austin, Billy Cobham, Carla Bley che dopo aver registrato il suo disco prodotto e distribuito a livello mondiale dalla ECM afferma “Io e Steve Swallow ricordiamo con immenso piacere quella settimana trascorsa a suonare con la splendida Orchestra Jazz Siciliana e il disco fatto assieme”. Ed è proprio la Bley che un paio di anni fa è stata immortalata al Real Teatro Santa Cecilia in una serie di scatti di Di Vita che ne hanno evidenziato la peculiarità nei movimenti e nelle vibrazioni estetiche ed ancora si possono vedere le immagini di Tom Harrel, Billy Cobham, Ron Carter, Dee Dee Bridgewater, Patti Austin, Stefano Bollani, Gregory Porter e tanti, infiniti artisti. Uno specchio massiccio ed imponente al centro del quale scorrono, come fosse la pellicola di un film di un tempo, in bianco e nero o a colori, tante, tantissime immagini, ognuna con una figura diversa, ognuna rappresentativa di un momento in musica, ognuna a ricordare ogni singola nota e suono vibrante e vocale dell’artista venuto al Brass Group. Perciò proprio per festeggiare i 50 anni della Fondazione verrà realizzata una mostra in e pubblicato un libro con queste fotografie edito dallo stesso Brass Group. Chiunque così avrà modo di osservare gli scatti di Arturo Di Vita. Sembra di trovarsi in una città metropolitana Europea respirando area internazionale come quando si gira per le vie delle capitali europee Parigi, Berlino, Londra o di entrare in un museo avveniristico di New York. Questo è quello che accade ammirando le immagini di musicisti jazz.

Il jazz nell’immaginario collettivo di un tempo riporta all’immagine di musicisti che suonano per l’esoterica congrega, dentro alla quale possono essere inseriti gli idiomi personali di Armstrong, Parker, Coltrane. Oggi accade che a Palermo, la città dove dal suo porto partirono i genitori di Nick La Rocca (il padre era appunto un ciabattino di Salaparuta) colui che realizzo il primo disco della musica jazz nel 1917, viene realizzato nel luogo dedicato al jazz, al Real Teatro Santa Cecilia e gestito dal Brass Group, una storia indelebile dedicata all’arte del Jazz ed alla storia del Brass Group, l’ente a partecipazione pubblica che ha alle spalle quasi 50 anni di intensa vita piena di concerti, produzioni, esclusive nazionali ed internazionali. Un colpo d’occhio immenso, grandioso che ha come protagonisti centinaia di artisti che si sono susseguiti nelle loro esibizioni in quasi cinquant’anni di storia di Jazz del Brass Group.

Link fotografie Arturo Di Vita per attività svolte in senso cronologico

https://www.arturodivitafotografia.it/eventi.htm

 

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