Sabato 26 marzo il concerto per l’Ucraina auspicato dall’Assessore Manlio Messina
Il Brass per il Massimo
GARSIA: SE LA LIRICA SOFFRE IL JAZZ MUORE
Dedicato al tempio della grande musica il concerto di F. Buzzurro & OJS
venerdì 18 e sabato 19 marzo ore 19.00 e 21.30 – Real Teatro Santa Cecilia
Palermo 15 marzo. In occasione del concerto dell’artista Francesco Buzzurro, il Brass Group mostra solidarietà e dedica il concerto in questo momento di crisi al Teatro Massimo, tempio della grande musica. Il presidente del Brass, il Maestro Ignazio Garsia interviene sulla situazione che sta attraversando il più grande teatro d’opera d’Italia ed il terzo in Europa perchè se la lirica soffre il jazz muore. “Se un quotidiano cittadino – dichiara Garsia – ha deciso di accendere i riflettori su un palcoscenico che potrebbe spegnersi, quello di dimensioni più piccole (il Santa Cecilia) trema ancor più. Perché, anche tra i generi finanziati dal FUS nazionale, il jazz è tra gli ultimi, insieme agli artisti dei circhi equestri e dello spettacolo viaggiante”. Inoltre, il Brass Group annuncia la messa in scena il 26 marzo del concerto per l’Ucraina auspicato dall’assessore regionale al Turismo, Sport e Spettacolo Manlio Messina.
Francesco Buzzurro virtuoso di chitarra classica e jazz, definito dal Maestro Ennio Morricone “tra i più grandi al mondo perché capace di far fruire a tutti la musica colta”, apprezzato grazie al suo approccio orchestrale alla chitarra, possiede uno stile trasversale che abbraccia il genere classico e il jazz, accompagnando chi lo ascolta in un itinerario musicale unico intorno all’universo della musica ricercata. Per l’artista siciliano le corde della chitarra sono come un taccuino di emozioni su cui annotare le numerose e differenti latitudini che nel tempo hanno regalato al suo strumento ed alla sua sensibilità di artista uno straordinario arcobaleno di suoni, tradizioni e atmosfere. Con “Fuego” il Brass propone questo fine settimana le note in jazz al Real Teatro Santa Cecilia. Sul palco in prima assoluta, con arrangiamenti e orchestrazioni commissionati ad hoc ai resident composers della Fondazione, appositamente per Francesco Buzzurro accompagnato dalla Orchestra Jazz Siciliana diretta dal M° Domenico Riina, venerdì 18 e sabato 19 marzo 2022. Oltre a sottolineare in modo esplicito il carattere latino e mediterraneo dell’universo espressivo del compositore e chitarrista taorminese (ma agrigentino per adozione), il titolo scelto “Fuego” è anche un brano contenuto nel disco “Il quinto elemento” del 2015, ha il valore di vivace e incisivo compendio di una carriera luminosa che è cominciata all’inizio degli anni Novanta ed è ancora in splendida ascesa. Il programma rilegge composizioni tratte da album appartenenti ad epoche diverse e quindi riepiloga un cospicuo arco della sua parabola artistica, da “Latinus” a “Naxos”, da “Un mondo, due chitarre” a “Heart of the emigrants” (entrambi col chitarrista statunitense Richard Smith), da “Il quinto elemento” al recente “The persuaders” (quest’ultimo col clarinettista siciliano Nicola Giammarinaro).La scelta dei brani è stata determinata dal gusto personale del chitarrista il quale, però, ha voluto tenere in debito conto anche la propensione di ciascuna composizione ad essere riletta in chiave orchestrale. E quello con l’Orchestra Jazz Siciliana è un rapporto d’antica passione e sinergia che Buzzurro periodicamente non manca mai di rinfrescare. In questa speciale occasione il legame tra il chitarrista e la big band è particolarmente intenso e stimolante perché il compito di scrivere gli arrangiamenti originali che rendono unica ed esclusiva questa nuova produzione musicale del Brass Group è assolto alternativamente dai Maestri Antonino Pedone e Domenico Riina, quest’ultimo chiamato anche a dirigere.Musicista di solida formazione classica e strumentista di tecnica superlativa, Buzzurro da sempre possiede della musica una percezione quanto mai ampia, inclusiva e priva di steccati di genere. Una virtù, questa, che gli permette di sfoggiare una smagliante proprietà di linguaggio non solo nell’ambito del rigore accademico ma anche in quella lussureggiante panoplia di suoni che il suo strumento è capace di parlare: dagli standard del jazz alle seduzioni della musica brasiliana, dalle radici più genuine della tradizione siciliana alla sensualità del tango argentino, dalle atmosfere ora struggenti ora spumeggianti dello swing tzigano alla passionalità del flamenco andaluso, dalla new age più trasognata e impalpabile a suggestioni etniche di varie parti del globo terracqueo. Una versatilità davvero unica che negli anni ha consentito al musicista siciliano di allacciare numerose e prestigiose collaborazioni sia con rinomati artisti del panorama nazionale, tra cui Lucio Dalla, Ornella Vanoni, Gigi D’Alessio, Simona Molinari, Francesco Cafiso, Giuseppe Milici e Roberto Gatto, sia con celebrità internazionali del calibro di Toots Thielemans, Diane Schuur, Arturo Sandoval, Phil Woods, Biréli Lagrène, Sarah Jane Morris, Peter Erskine, Vince Mendoza.
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